«Aumentano i debiti per il Corpo con risorse diminuite del 28%»
comunicato stampa
I problemi del Corpo dei Vigili del Fuoco sono stati discussi ieri mattina in un incontro alla caserma di viale Dante con i rappresentanti del coordinamento nazionale delle Rappresentanze di Base, la sigla sindacale che venerdì scorso ha organizzato una manifestazione a Roma contro la politica dei tagli messa in atto dal governo.
Relatori Antonio Jiritano e Vladimiro Alpa, del coordinamento nazionale, e Luca Orlandi, delegato provinciale RdB.
«I problemi sono tanti - spiega Jiritano - a partire da come sono andate le cose per l'emergenza terremoto in Abruzzo. La macchina dei soccorsi non ha funzionato perfettamente come si è voluto far credere: basta pensare che il Corpo ha ancora un sistema di allertamento basato sui fax. E poi le colonne mobili si sono trovate con mezzi sui quali, da anni, non veniva eseguita manutenzione. Detto questo, le risorse spese in occasione del terremoto hanno aggravato la nostra situazione debitoria: un fatto che si spiega perché oggi, rispetto a due anni fa, abbiamo il 28 per cento di risorse in meno. I tagli sono iniziati col ministro Bersani e continuati con l'attuale governo».
Si passa ai problemi di personale: «A livello nazionale si parla di un migliaio di nuove assunzioni a fronte di una richiesta di 15mila. Senza contare che da due anni è scaduto il contratto nazionale e che l'offerta del governo per il rinnovo è di 51 euro lordi in due anni».
Problemi che, ovviamente, si riflettono a livello locale.
Anche se qualche passo avanti, negli ultimi mesi, è stato fatto. Per esempio, per il momento sembra essere risolto il problema del distaccamento di Bobbio, che per anni è andato avanti a singhiozzo. «Ora riusciamo a mantenerlo funzionante - afferma Orlandi - visto che l'attuale dotazione di personale è migliorata. È rimasta però la carenza di alcuni capisquadra.
Vedremo infine come andrà quando ci sarà la caserma di Castelsangiovanni».
Problemi grossi, invece, sul fronte della nuova caserma di Piacenza «visto che il cantiere è fermo da circa un anno».
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