AT … TENTI! ADUNATA E CONTRAPPELLO: il futuro dei Pompieri?
A Bologna un ordine di servizio (numero 27 del 7/10/2011) prevede il controllo sistematico da parte dei capi servizio dei vari turni degli accasermati, con incursioni anche a sorpresa. I capi turno della sede centrale e dei vari distaccamenti dovranno ogni giorno compilare un rapporto che certifichi il numero con relativi nominativi, dei presenti nelle camerate, che indichi chi è presente negli orari non consentiti, fare insomma l’appello e nelle ore notturne, magari, il contrappello! Siamo tornati ai bei tempi del militare di leva. Vediamo già capi reparto e capi squadra come caporali, scovare reclute indisciplinate nascoste ai bagni. Crediamo in tutta sincerità che i capi turno abbiano compiti più importanti, che fare il caporale di giornata.
Sia chiaro che questo sindacato, USB, non giustifica chi sfrutta l’accoglienza del Comando in maniera impropria, non giustifica i furbi che non pagano o creano disagio a chi si trova in caserma per il turno di servizio. Non giustifica chi crea problemi ad altri lavoratori, come al personale addetto alle pulizie.
Quindi un richiamo a tutti gli “ospiti” al rispetto delle regole del vivere civile, anche perché i pochi che si comportano male danneggiano la maggior parte che si comporta bene. L’accasermamento è un benefit che il comando di Bologna ha deciso di mantenere anche grazie all’impegno dei sindacati, ma non è un diritto inalienabile.
Non possiamo accettiamo ordine di servizio come questo fatto dall’ ing. La Malfa, il nostro Dirigente, perchè con questo ODS si mortifica chi vive una condizione già di disagio, quale è quella dell’accasermamento e si mortifica chi dall’altra parte, deve fare la figura del controllore.
Questo crea un clima all’interno delle sedi poco sereno, contribuisce alle divisioni e siamo certi alla nascita di discussioni, di problemi.
Tra non molto purtroppo, se non riusciremo ad impedirlo, entrerà a regime il nuovo regolamento di servizio, non anticipiamo i tempi. La nefasta 217 (riforma del Corpo) ha già creato disastri, ci sentiamo sempre più soldatini di piombo e sempre meno Pompieri.
Un invito dunque al nostro dirigente a dedicarsi a problemi più concreti, più avvertiti da tutti noi, come la gestione delle sedi di servizio che cadono a pezzi. In definitiva quello che ci aspettiamo dal nostro dirigente, non è più disciplina, ma più attenzione alla nostra dignità di lavoratori e uomini. Vivere e lavorare in sedi dove si intasano cessi, dove si intasano docce, dove ci sono macchie di muffa, è molto più grave di qualche “furbetto” che dorme qualche ora in più del consentito.