Assunzioni nel CN.VV.F. un po' di chiarezza.

Riceviamo moltissime richieste quotidiane in merito all'argomento assunzioni.

Cerchiamo quindi di riassumere in questa nota una risposta collettiva a chi da giorni attende con ansia gli sviluppi di tale situazione.

Questa O.S. né nessun'altra, è in grado di decidere il numero complessivo delle assunzioni né stabilirne la procedura di ripartizione per graduatoria né l'estromissione di talune graduatorie vigenti. Questi compiti afferiscono al Governo e più in generale alla politica.

Quello che noi possiamo fare e che quotidianamente facciamo è portare un punto di vista e fare delle considerazioni che purtroppo non sono vincolanti per l'Amministrazione, che ha facoltà o meno di tenerne conto.

Il tentativo di fare chiarezza è perciò sulla nostra posizione, come USB sulle assunzioni.

Sono anni che denunciamo le carenze in pianta organica e la difficoltà che gli operatori sul territorio hanno in conseguenza di ciò. Tutto questo però va letto insieme ad una attenta valutazione dell'innalzamento dell'età pensionabile e dei suoi effetti conseguenti, qualsiasi giudizio che non tenga conto di entrambi i parametri sarebbe monco.

Oggi siamo di fronte a questi due problemi, da un lato la spending review che riduce il turn over al solo 20% e dell'altro l'innalzamento a 62 anni del personale operativo prevista dalla riforma delle pensioni del Ministro “Choosy” Fornero. Lavorare quindi solo sull'aspetto del turnover così come fanno alcuni esponenti politici non porterebbe ai risultati sperati almeno nell'immediato, è evidente che anche ristabilendo il turnover al 100%, se chi sarebbe dovuto andare in pensione non può andarci più per via di questo innalzamento, non si avrebbero comunque gli effetti sperati.

A questo si aggiunge un altro importante fattore, anch'esso denunciato da noi per tempo, e cioè che la volontà di quest'Amministrazione è di sostituire progressivamente il personale permanente col personale volontario.

Questa metamorfosi del CN.VV.F. è già in atto se pensate al Piano programmatico triennale (2012/2014) reso noto dall'Amministrazione il 10/08/2012, nel quale ai 57 mila precari se ne vogliono affiancare altri 25308.

A farne le spese saranno tutti i soggetti interessati, i lavoratori in servizio costretti a salire in macchina sino a tarda età, i precari sempre più precari e sempre più in competizione, gli aspiranti idonei che attendono giustamente la convocazione alle scuole ed i cittadini i quali si troveranno a fare i conti con un servizio che sarà sempre di più bassa qualità, visto che sempre più saranno coloro che lo forniranno con sole 120 ore di corso teorico/pratico.

Noi come USB avevamo fornito un piano per le assunzioni di tutti, sia coloro che si trovano nella graduatoria della stabilizzazione, sia coloro che sono nel concorso pubblico 814 e per tutti quelli che per vari motivi sono fuori da entrambe le graduatorie.

Per farla breve, il processo passava per un forte rilancio del CN.VV.F. nel quale servizi ora resi da altri soggetti sarebbero tornati nelle disponibilità del Corpo come il servizio di 118, la previsioni prevenzione e messa in sicurezza dei territori, il potenziamento della polizia giudiziaria con delega di maggiori competenze oggi in carico all'INAIL sulle ispezioni nei luoghi di lavoro, e sul potenziamento dell'attività di collaudo e di certificazione che dovrà essere di dominio esclusivo dei Vigili del Fuoco. Per raggiungere questo importante traguardo avrebbero concorso anche importanti modifiche della struttura organizzativa del Corpo, con un taglio netto ai posti ed alle spese dei Prefetti, all'introduzione di innovazioni come l'open source, il car sharing, l'unificazione dei centri di costo, la reinternalizzazione di molti servizi appaltati, l'eliminazione delle consulenze, il passaggio in sedi di proprietà, l'esclusività di competenza su materie specifiche come la protezione civile, l'individuazione di risparmi di spesa che la Corte dei conti valuta in 305 milioni di euro, ai quali si sarebbero sommati i 100 milioni oggi spesi inutilmente per far ruotare 57 mila precari su 3600 posti vacanti.

Insomma una revisione totale dei compiti e delle competenze del CN.VV.F., nel quale ne avrebbero beneficiato tutti. Questa la nostra proposta, il resto chiacchiere da bar fatte da una politica e da un'Amministrazione incapace di dare risposte ai lavoratori ed alla cittadinanza.