Assicurazione sanitaria...... USB lo dice da sempre gli altri lo scoprono adesso

Salerno -

Lavoratori,

Con un comunicato del 23/02/2012 il Coordinamento Nazionale USB vigili del fuoco ha reso noto ai lavoratori: DOVE SONO I SOLDI DELL’O.N.A.?

E' un dato di fatto che dal primo gennaio 2011 l' USB non fa più parte di quelle O.S che direttamente possono presenziare alle varie riunioni per costatare direttamente lo stato di salute dell’Opera.

Ed è indubbio che è coinciso con la nostra uscita di scena che la stessa O.N.A. sia caduta in un baratro dal quale difficilmente ne potrebbe uscire fuori. L’effetto di tale tracollo, è indubbio, ricade inevitabilmente su tutti noi, che non possiamo avvalerci dell’assistenza dell’Opera poiché attualmente la sola cosa che sappiamo con certezza è che non ci sono soldi! Peccato che non ci abbiano ancora spiegato il perché mancano i fondi.

L'Opera Nazionale di Assistenza per il Personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco provvede all'assistenza materiale e culturale degli appartenenti al Corpo siano essi in servizio o in quiescenza, ai loro familiari, ed agli orfani. Ha la natura giuridica di una fondazione privata e attende ai suoi fini istituzionali con un proprio bilancio, articolato in 25 capitoli d’entrata (tutti noi contribuiamo) e 44 capitoli di spesa.

Con una nota del 28/05/2013 il Coordinamento Nazionale USB vigili del fuoco ha sottoposto al Sottosegretario Bocci quanto stava accadendo nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in materia di copertura assicurativa di detto personale. Inutile sottolinearle il grado di lavoro rischioso cui è soggetto il personale VV.F. circa le nostre attività. Quello che riteniamo molto serio oggi è il problema della copertura assicurativa e dei rimborsi concernenti le spese sanitarie che i vigili del fuoco fino a ieri usufruivano; gli stessi erano coperti da un sistema che in qualche modo permetteva una certa salvaguardia.

I vigili del fuoco fino a ieri, con i proventi in percentuale ricavati dai servizi a pagamento, si sono sempre rimborsati di tasca propria in modo quindi sussidiario le anticipazioni di spese per malattie ed infortuni; sopperendo alle mancanze amministrative, in quanto il dipartimento dei vigili del fuoco, anche in caso di gravissimi infortuni, NON paga le spese sostenute se non a chiusura dell’incidente con la risultante di tempi alquanto lunghi. Inutile pertanto ribadirle che tutto l’aggravio delle spese era ed è sostenuto dal personale VVF.

L’art. 38 della nostra Costituzione recita, “ i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria ”... ( omissis ), cosa che nel corpo nazionale non avviene regolarmente!

Con un comunicato del 24/07/2013 il Coordinamento Nazionale USB vigili del fuoco ha reso noto ai lavoratori che dal 31 marzo 2013, in seguito ai tagli del ministero del tesoro, l’Opera non paga più le spese mediche a chi subisce un infortunio ed invitava i lavoratori alla mobilitazione.

E' una sorpresa scoprire che CGIL vigili del fuoco Campania dopo tutto quello che sopra descritto ha deciso di comunicare ai lavoratori che sono senza assicurazione sanitaria.

Con un comunicato dell' 8 luglio 2013 pubblicato sul “ Fatto Quotidiano “ CGIL vigili del fuoco di Napoli evidenzia quello che già in passato USB aveva denunciato. Sempre per correttezza riportiamo un trafiletto di quanto pubblicato da CGIL VVF di Napoli:

“L’ultimo tentativo a livello istituzionale è quello di Maria Edera Spadoni , deputa del Movimento 5 Stelle che ha presentato un’interrogazione, dove si punta il dito anche sulle cattive condizioni di lavoro: “Il corpo dei Vigili del Fuoco verte in una situazione generale umiliante, sia dal punto di vista della retribuzione ma ancor di più della disparità esistente tra le risorse economiche a disposizione e quelle utilizzate per stipendi dirigenziali o sprechi inutili; sono anni che il Corpo denuncia l’ arretratezza di mezzi e il taglio delle risorse, diminuite del 35 per cento in 10 anni in conseguenza soprattutto dei disastrosi «tagli lineari» di precedenti manovre economiche”. Una condizione di precariato che danneggia l’efficienza e rischia di non garantire una corretta assistenza. “La cosa che dispiace di più”, ha concluso Zazzaro, “è il non poter assistere i cittadini come vorremmo. Ci chiedono sempre più impegno e spesso siamo limitati nei mezzi e nelle possibilità. Lavorare così è diventato davvero difficile”.

La situazione si è aggravata specialmente per la Campania con l'emergenza rifiuti della terra dei fuochi e che l'assistenza sanitaria in particolare per i lavoratori VVF Campania è indispensabile poiché alcune patologie si potrebbero sviluppare in futuro che ad oggi non riscontrabili se non con una sorveglianza sanitaria più puntuale e più qualificata a spese dell'amministrazione.

Concludendo, USB vigili del fuoco aveva centrato l'obbiettivo su l'ONA e ci fa piacere che impropriamente la CGIL VVF di Napoli riprende una problematica così importante, ma ci chiediamo anche, ma fino ad esso dove si trovavano i sindacalisti? Inoltre nonostante il ritardo devo doverosamente fare osservare ai lavoratori che dall' 8 luglio 2014 ad oggi cosa si è fatto? Certamente le OO.SS. Confederali hanno pensato di firmare ad occhi chiusi quello che l'amministrazione ci ha propinato riferendomi al riordino delle competenze del CNVVF e di tutto quello che ad oggi non va nella direzione di una maggiore tutela per i lavoratori VVF.

USB vigili del fuoco della Campania sa dire NO quando viene interpellata e quando alcune proposte non sono migliorative per i lavoratori VVF tutti. T anto si doveva.