Assegno ad personam riassorbibile.

Nazionale -

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Paolo Francesco TRONCA
Tramite:                                                                   
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Iolanda ROLLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Alfio PINI

Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
Viceprefetto Aggiunto Giuseppe CERRONE


 

Oggetto: Art. 174 del D.Lgs 217/05 – Assegno ad personam riassorbibile –


Con la nota 2098 del 20 aprile 2011, codesta Amm.ne rispondeva ai quesiti posti da questa ed altre OO.SS. sul taglio di oltre 800 euro – operato sugli arretrati del contratto 2008/2009 - a sfavore del personale vincitore del concorso a 608 posti di vice collaboratore amministrativo, affermando che ciò dipendeva dall’applicazione dell’art. 174 del D.Lgs. 217/05, in quanto gli assegni ad personam già attribuiti erano stati “riassorbiti” con i miglioramenti economici conseguenti agli aumenti contrattuali di cui sopra.

Così facendo l’Amministrazione riprendeva delle somme già attribuite per legge e quindi parte integrante della retribuzione, contraddicendo la ratio stessa della norma “clausola di salvaguardia retributiva” e determinando così una “reformatio in peius” della retribuzione che proprio l’art. 174 avrebbe dovuto evitare.

Va evidenziato che la ripetizione di somme in precedenza corrisposte al pubblico dipendente può essere ammessa solo nel caso che queste siano state corrisposte indebitamente, cosa che certo non può essere contemplata nel presente caso, trattandosi di somme corrisposte proprio in applicazione del citato art. 174.

Questa O.S. ritiene pertanto che la trattenuta dagli arretrati del contratto 2008/2009 della somma corrispondente agli assegni ad personam già attribuiti, derivi da una arbitraria interpretazione del concetto di “riassorbibilità” come ripetizione di somme già corrisposte.

Si chiede quindi un incontro con i rappresentanti di codesta Amministrazione al fine di giungere ad una soluzione che reintegri al sunnominato personale la cifra di cui sopra.