ASSEGNAZIONE NUOVI VIGILI AL COMANDO DI MILANO: UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA…

COMUNICATO STAMPA UNITARIO in allegato

Milano -

Il 10 gennaio sono stati assegnati 170 nuovi vigili freschi di corso al comando di Milano.

Premesso che l’assegnazione dei nuovi arrivati è solo temporanea, in quanto tra pochi mesi il personale precedentemente assunto e con più esperienza, verrà trasferito in altre province per effetto di una mobilità nazionale e Milano resterà con le solite briciole e i vigili da “formare sul campo”.

Questo apparente beneficio, ha invece creato notevoli difficoltà logistiche, che il dirigente del comando ha gestito malamente, nonostante le consolidate tradizioni di organizzazione e ospitalità milanesi; questo perché il dirigente ha una propensione per le decisioni prese in solitudine ed insindacabili, prive dell’apporto di esperienza dei suoi diretti collaboratori ai vari livelli gerarchici di responsabilità.

Infatti, nonostante si sapesse da tempo dell’arrivo del nuovo personale, per cui si sarebbero potute predisporre anzitempo sia l’assegnazione presso le varie sedi, che la sistemazione alloggiativa, si è pensato bene di far confluire tutte e 170 le unità in sede centrale, per comunicare la mattina stessa le dislocazioni e quindi il successivo invio presso le varie sedi con mezzi di servizio.

Quest’ultima operazione ha comportato anche problemi operativi, visto che a causa dell’endemica carenza di autisti, per accompagnare i giovani colleghi sono stati sospesi dei mezzi di soccorso e utilizzato personale più anziano per guidare bus, vetture, ecc.

L’incapacità di gestire tale afflusso, ha provocato le prime incongruenze nel ricercare spasmodicamente la sistemazione (letti, armadietti, ecc.) all’interno delle varie strutture, spesso facendo occupare il posto di personale già assegnato e riempiendo le sedi, in particolare quelle distaccate, al limite delle condizioni di vivibilità e igiene.

Si è giunti fino al punto di utilizzare la sede aeroportuale di Linate come dormitorio, non considerando la particolarità della struttura, vincolata ad accessi autorizzati e al conseguente fatto che il personale non in servizio, rimane confinato all’interno dell’aeroporto fino al mattino successivo.

Oppure come nella sede di Sesto San Giovanni, dove è stato consigliato ai nuovi arrivati di comprarsi delle brandine, in quanto i letti non erano sufficienti per tutti.

Anche alle poche colleghe non è stato riservato un trattamento diverso, in quanto alcune di esse sono state inviate a Legnano, Monza e Gorgonzola, strutture non predisposte per l’accoglienza logistica di personale femminile, differentemente dalla sede centrale dove da tempo erano state approntate delle apposite camere.

Singolare poi che il personale, giustamente stupito e adirato per il trattamento riservatogli, recatosi presso la segreteria comando per avere spiegazioni, si sia sentito rispondere che contrattualmente l’amministrazione non è tenuta ad accogliere ed accasermare il personale, dimenticando che esiste un Decreto Ministeriale che invece regolamenta questo aspetto!

In ogni caso, visto che gli aspetti umani, di solidarietà, ed organizzativi che hanno sempre contraddistinto il comando di Milano, sono andati a farsi benedire, il caos dei prossimi giorni e settimane serviranno per valutare anche l’impatto igienico che questa assegnazione comporterà, considerato che per quanto riguarda la ristrutturazione di bagni, docce e servizi igienici di molte sedi è stato fatto poco o nulla e in molti casi sono sottodimensionati e inutilizzabili.

 U - cs nuove assegnazioni 13 gen 2012