Articolo RdB\CUB pubblicato sul Corriere di Como

Pompieri, in Sicilia la motovedetta destinata al Lario

 

Il mezzo è stato dirottato a Palermo. Il sindacalista: <<Per il lago era fondamentale>>

Como -

"I vigili del fuoco di Como fanno “acqua”. È proprio il caso di dirlo visto che una delle 5 imbarcazioni attrezzate per il soccorso anfibio, in fase di consegna in questi giorni, invece di arrivare sulle sponde del Lario, come annunciato, finirà a Palermo. Privando così il nostro territorio di un mezzo necessario. Dopo lo smacco subito nei giorni scorsi, quando a Varese sono arrivati 66 pompieri in più contro gli 11 concessi a Como, cade un’altra tegola sui vigili del fuoco lariani. «Da noi non esiste un mezzo simile. Uno opera sul lago di Garda e un altro sul Maggiore. Noi abbiamo solo una piccola barca, assolutamente inadatta, e due gommoni – spiega Pietro Ammetto, rappresentantesindacale di base (RdB) del Corpo - L’ultimo mezzo anfibio ha cessato di fare servizio due anni fa. Era troppo vecchio». L’annuncio dell’arrivo di una moto vedetta Raff (è questo il nome tecnico) aveva fatto tirare un sospirodi sollievo. Purtroppoinvano. «L’avevamo già chiesta lo scorso dicembre – continua Ammetto - Dopo quel rifiuto ci hanno comunicato che ne sarebbe arrivata una proprio questa settimana». Lo testimonia una comunicazione del cantiere navale da cui la barca doveva partire verso Como. Nel testo sono indicate le caratteristiche del mezzo. Informazioni utili per consentire ai pompieri lariani di approntare il trasporto eccezionale necessario per il trasferimento in città. «Questo è successo sabato scorso – puntualizza il rappresentante sindacale – ma ieri è arrivato il contrordine. La commissione  tecnica incaricata del collaudo di questi natanti ha confermato il cambio di destinazione». Tuttora sconosciute le motivazioni. «È grave che non si tenga conto del fatto che a Como manca un simile mezzo», dice Ammetto. In effetti nella rimessa dei vigili è collocata quella che, a tutt’oggi, è l’imbarcazione più utilizzata. «Si tratta di una barca aperta, dal fondo piatto impiegata per lo più in caso di alluvioni. Ma sul lago, soprattutto se ci sono onde, si riempie d’acqua ed è instabile – spiega il vigile del fuoco - Inoltre la dobbiamo tenere al chiuso altrimenti con la pioggia si riempirebbe d’acqua. È ormai un pezzo da museo». Ma non solo. «Se ci chiamano per un’emergenza dobbiamo trasportarla a riva e metterla in acqua – continua - Non è molto agevole lavorare così. E non serve per spegnere incendi di case raggiungibili solo via acqua». A differenza del nuovo mezzo che, oltre a essere cabinato, ha anche una spingarda antincendio collocata a prua. «Ideale per avvicinarsi dal lago alle abitazioni difficilmente raggiungibili per altre vie, in modo tale da poter spegnerele fiamme». Ma dove andranno le 5 motovedette? «A Palermo, Olbia e Napoli le prime tre. Un’altra a Reggio Calabria dove ne hanno già una. E l’ultima a Messina- dice Ammetto - Nonostantele difficoltà abbiamo sempre garantito assistenza, mesi estivi compresi. Questo mezzo era fondamentale. Soprattutto in estate quando il lago si popola di tantissimi turisti»."