ARTICOLO 18 NUOVE NORME E LICENZIAMENTI FACILI ANCHE PER GLI STATALI
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Le nuove norme sui licenziamenti senza giusta causa e senza giustificato motivo saranno applicate anche ai lavoratori pubblici poiché anche a loro si applica lo Statuto dei lavoratori. E' la valutazione del dipartimento della Funzione pubblica.
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - La reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento ingiustificato, quindi, dovrebbe essere assicurata solo in caso di licenziamento discriminatorio. Per i licenziamenti per motivi economici che risultassero illegittimi il lavoratore avrebbe diritto solo a un indennizzo economico (tra 15 e 27 mensilità) mentre nel caso di licenziamenti disciplinari sarà il giudice a decidere, in caso di licenziamento illegittimo, se reintegrare il travet nel suo posto di lavoro o se disporre un risarcimento economico.
Lavoratori,
domani ci sarà un incontro per definire la riforma del mercato del lavoro e quindi è bene attendere il risultato di quest’ultimo. Le nuove norme sui licenziamenti senza giusta causa e senza giustificato motivo saranno applicate anche ai lavoratori pubblici poiché anche a loro si applica lo Statuto dei lavoratori, secondo la valutazione del dipartimento della Funzione pubblica. La Ue sostiene tale riforma la quale, a loro avviso, renderebbe il mercato del lavoro più dinamico, ed il commissario europeo ha sottolineato come il Governo Monti abbia lodevolmente affrontato la segmentazione del mercato del lavoro, riuscendo in un impresa titanica degna di plauso.
Domani presso la sede del Ministero del Lavoro ci sarà l'ultima riunione tra Governo e parti sociali nella quale verrà redatto un verbale con le diverse posizioni (non un accordo con le firme) , naturalmente, dopo che il Governo avrà dato la forma legislativa ai provvedimenti conseguenti, quest’ultimo costituirà la base per la proposta che il governo presenterà in parlamento.
In poche e semplici parole gli imprenditori si sono ripresi quello che i lavoratori erano riusciti a conquistare con tempo e lotta continua, ponendo le basi su un principio di civiltà che in queste ore si sta cercando di gettare nella spazzatura in nome dell'Europa e del Libero Mercato. Al lavoratore andrebbe solo il riconoscimento di un semplice indennizzo il quale verrebbe licenziato ingiustamente per colpa di un pò di denaro che il padrone perderebbe, prendendosi la libertà di togliere il futuro al malcapitato di turno.
Se il Governo non cambia rotta sull'art. 18 il nostro futuro sarà legato alla giornata ed agli eventuali umori del governo che verrà…