Arretrati SATI

Nazionale -

 

Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco

del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Prefetto Paolo Francesco TRONCA

 

Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento

Viceprefetto Iolanda ROLLI

 

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Vice Capo Dipartimento Vicario

ing. Alfio PINI

 

Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

Viceprefetto Aggiunto Giuseppe CERRONE

 

Oggetto: arretrati SATI

 

Egregio Capo Dipartimento e Capo del Corpo,
 

premesso che, con l’avvento della pubblicizzazione del rapporto di lavoro, tutto il personale è stato in qualche modo dequalificato, in particolar modo il settore amministrativo, di cui abbiamo più volte reso noto questo Dipartimento.

 

Oggi alla luce del rinnovo contrattuale, biennio 2008/09, dobbiamo rilevare che oltre a quanto denunciamo da sempre, la legge 252/04 e successivi decreti quale il 217/05 non fanno altro che arrecare ulteriori danni ai lavoratori.

 

Per quanto sopra facciamo rilevare che tutto il personale con la qualifica di vice collaboratore amministrativo contabile – proveniente dal concorso straordinario a 608 posti di cui all’art. 167 c. 4 del D. Lgs. 217/05 – si è visto tagliare quasi per intero gli arretrati del contratto 2008/2009 dovendo così subire l’ennesima ingiustizia dall’avvento della riforma del Corpo.

 

Ciò in virtù di una errata interpretazione dell’art. 174 del D. Lgs. 217, in particolare del significato della “riassorbibilità” dell’assegno ad-personam di 34 euro che è stato corrisposto al personale VCAC per coprire la differenza tra il precedente stipendio e quello percepito in seguito al concorso di cui sopra.

 

In contrasto con quanto emerso nella discussione con la Funzione pubblica e lo spirito del citato art. 174 “clausola di salvaguardia retributiva” in ossequio al principio di invarianza retributiva previsto dall’art. 2103 del codice civile.

 

Questa ennesima ingiustizia subita da tale personale amministrativo evidenzia una volta di più i danni causati da una riforma penalizzante per questi lavoratori e l’assurdità di un sistema classificatorio mortificante dell’esperienza e professionalità acquisita in trenta anni passati al servizio del Corpo.

 

In conclusione con la presente siamo a chiedere una soluzione economica che non penalizzi il personale in oggetto, ed individuare un percorso per ristabilisca dignità lavorativa.