Anticipo di missione per attività svolte per l'amministrazione.

Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Ing. Antonio Gambardella

Nazionale -

Da notizie pervenute dalle periferie, di cui una in allegato, si fa presente il problema relativo all’oggetto. In numerosi comandi provinciali, da tempo oramai, è diventata consuetudine far ricorso alla buona volontà dei lavoratori, alla loro propensione personale di rendersi disponibili sempre e comunque.

Tuttavia questi ben disposti lavoratori non trovano in codesta amministrazione, un interlocutore corretto e leale in quanto, quasi sempre, nonostante siano comandati a svolgere attività richieste dall’amministrazione stessa questa non mette, quasi mai, i lavoratori nelle condizioni (economiche) di espletare tali attività. La nota allegata si riferisce al personale che fa parte di un nucleo specialista del corpo nazionale dei sommozzatori.

Una branca specialista sottopagata che è obbligata a continue prove di idoneità fisica e professionale anticipando sempre le spese di viaggio, giacché i Comandi di riferimento nonostante siano previsti gli anticipi di missione, non li erogano quasi mai. Si lascia l’onere delle spese di viaggio ed alloggio in capo a questi dipendenti, nella maggior parte dei casi sono cifre importanti che incidono pesantemente sui bilanci delle loro famiglie.

Questa O.S. ritiene che l’interesse di mantenere la idoneità psicofisica e tecnico professionale di questi specialisti non può essere fatto ricadere, non è previsto normativamente, sui lavoratori. Fa parte infatti dei compiti e degli interessi primari dell’amministrazione che deve garantire l’operatività funzionale al soccorso tecnico urgente.

La questione della mancata erogazione dell’anticipo di missione da parte dei Comandi provinciali non si limita comunque ai sommozzatori e un problema generale che riguarda tutte le specializzazioni ed il personale operativo. Una questione che va avanti da anni e non ha mai trovato soluzione.

Auspichiamo pertanto un tempestivo intervento tale da riportare nell’alveo della correttezza e del rispetto delle norme contrattuali i rapporti nei comandi provinciali ed eventualmente mancassero direttive inequivocabili ai dirigenti periferici in materia.

In caso opposto manifesteremo il nostro disappunto attraverso tutte le prerogative sindacali riportando all’esterno la realtà cui vivono i lavoratori e l’atteggiamento di codesta amministrazione.