Il grave momento che i lavoratori del CNVVF stanno attraversando la dice lunga su ciò che il futuro gli riserverà se il disegno di militarizzazione così com’è dovesse essere approvato.

Le modalità con cui l’Amministrazione ha imposto, in maniera autoritaria a tutte le OO.SS., le bozze di decreti attuativi ignorando la contrattazione che a tutt’oggi esiste e regola il rapporto tra le parti, fa chiaramente capire che i contenuti del progetto non porteranno alcun beneficio per i lavoratori.

A conferma di tutto questo è esemplificativo il tentativo dell’Amministrazione di scippare a tutti i lavoratori le risorse del Fondo Unico di Amministrazione degli anni 2004-2005 (finanziato con parte dell’aumento di 118,00 euro!!!) e indirizzarle al progetto di riordino al fine confonderli artatamente sui reali ed esigui finanziamenti stanziati dal governo.

Il problema delle dotazioni organiche che nel territorio Laziale rappresenta un emergenza ormai quotidiana (alcuni giorni fa a Roma sono state composte squadre di tre persone!), il riavvio immediato delle procedure concorsuali definite dal contratto 2002/2005 nonché l’applicazione dell’art. 18 (sulla parziale inidoneità al servizio) sono tra le rivendicazioni più urgenti che le OO.SS. promotrici dello sciopero pongono come condizioni pregiudiziali e per tornare al tavolo della trattativa.