"AMMINISTRATIVI" di colpo militarizzati - Succede agli impiegati dei Vigili del Fuoco

Nazionale -

Con l’entrata in vigore del decreto 217/05 attuativo della Legge delega 252/04, il settore amministrativo dei vigili del fuoco è stato “militarizzato” insieme al ruolo operativo ed al ruolo tecnico antincendio.

Questo cambiamento della natura del concorso espletato hillo tempore da ciascuno degli impiegati in questione non è stato accolto di buon grado dagli appartenenti a tale categoria. Di fatto si va a stravolgere completamente la loro carriera.

Oltre ai danni già arrecati con l’arretramento di molti. La ripetizione di concorsi già espletati dallo stesso personale per le stesse mansioni. L’equiparazione alle forze di polizia nella progressione in carriera, riproposta e copiata anche male, non idonea, a personale proveniente da un concorso di natura amministrativa, come del resto, di qualunque altro concorso della carriera impiegatizia, di qualsiasi altra amministrazione.

Questa volontà di voler mettere una divisa virtuale a persone che non hanno mai pensato di essersi arruolati a vita in un corpo militare, non si sa da dove sia potuta scaturire. Il legislatore non si è chiesto, neanche per un momento se questa fosse una decisione più o meno opportuna ed idonea al caso in questione.

Gli appartenenti a questo ruolo non soffrono certo della sindrome di Grisù, il draghetto del cartone che vuole diventare a tutti costi pompiere. E tanto meno amano indossare la divisa anche se virtuale. Penso che se qualcuno di loro avesse voluto fare il pompiere a tutti gli effetti avrebbe fatto il concorso adeguato nel ruolo operativo o tecnico.

Questa anomalia non sarà certo facile da ridimensionare e correggere. Forse un rimedio esiste, chiedere in massa di essere immessi nei ruoli di altre amministrazioni dove gli impiegati sono considerati tali. E lasciare il posto a chi ama e sceglie di appartenere ad un corpo militare per libera scelta e non per imposizione. Ma la mobilità non è prevista.

Fra l’altro spesso il personale ravvisa e lamenta un eccessivo rigore da parte della dirigenza nei confronti del personale amministrativo trattato appunto in regime militaristico. Tanto da costringere taluni ad istruire ricorsi o a rendere noto a chi di dovere comportamenti troppo rigidi ed inopportuni.

Forse si potrà porre rimedio a questa stortura, questo inquadramento, errore materiale che se corretto potrebbe riportare le cose nella giusta posizione. Certo non ci sembra giusto essere dei militari sposati ai vigili del fuoco a vita. Un voto per la vita. Siamo in un paese democratico vorremmo scegliere il nostro futuro. Chi vivrà vedrà!

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