Amianto sugli elicotteri vigilfuoco

Pressappochismo e intimidazione le uniche risposte dell’amministrazione

Nazionale -

Lavoratori,

Siamo alle solite, la dirigenza vvf riesce sempre a distinguersi per pressappochismo e arroganza, l’ultimo capolavoro riguarda il problema della presenza di amianto in alcuni componenti installati sugli elicotteri della flotta vigilfuoco.

Fino a pochi mesi fa la dirigenza vvf non aveva ancora messo a conoscenza i lavoratori di questa problematica, ora si affretta (dopo che abbiamo denunciato la questione) a correre ai ripari (siamo alle solite).

Solo che si inventano procedure illegittime, senza informare ne coordinarsi con i lavoratori e rappresentanze sindacali su come affrontare il problema.

L’unico dato certo, rilevato dai campionamenti effettuati dalle ASL è che all’interno dei reparti voli analizzati non esiste pericolo di esposizione ad amianto.

La Polizia di Stato, che è nella stessa identica situazione, ha stabilito un programma di medicina preventiva corretto esaustivo, con vari passi e indagini sanitarie adeguate per ogni lavoratore in base alla propria storia lavorativa.

L' amministrazione  ovviamente no, e senza informare i lavoratori li manda tutti a fare visite mediche altamente invasive, anche a chi è ai reparti volo da l’altro ieri.

Li si intimidisce dicendo che se non fai la TAC (che vale come 400 volte una radiografia) verrai allontanato dal reparto e messo a terra dagli equipaggi di volo.

Questa è pura ipocrisia in “salsa camorristica”, si stanno parando il sedere???, prima non avvertono che c’è amianto ora mandano a fare visite invasive, che anche i radiologi che si occupano di medicina preventiva sull’amianto ritengono abnormi.

Hanno infatti spiegato che, l’esposizione ad amianto, potrebbe dare problemi solo ai polmoni, le indagini corrette, sono sempre fatte a passi successivi dai più semplici, attraverso un’anamnesi del lavoratore verificando i sintomi (tosse respirazione affannata ecc…) spirometria ed espettorato per finire alla tac ma solo se i primi esami rivelano un problema sulla  capacità respiratoria.

Questo è quello che fa la Polizia, da noi si sa siamo avanti, ogni visita costa circa 500 euro, gli elicotteristi sono circa 250, quelli in pensione circa 100, i saf 2b che sono transitati ai reparti volo 230, più discontinui, cuoche, ecc ecc.

Arriviamo a 1000 persone da sottoporre a questi esami…..chi paga?

Usb ha chiesto ai vertici del dipartimento l’immediata sospensione delle visite, il ritiro delle minacce, e l’applicazione del protocollo della Polizia di Stato.

Nel caso non venissero prese in considerazione le nostre osservazioni, offrirà il proprio contributo e appoggio a quanti verranno sospesi dal volo, ed infine invieremo immediatamente alla Corte dei Conti una informativa dettagliata su questo sperpero di denaro.

 

Usb sempre dalla parte dei lavoratori

e i lavoratori da che parte stanno?