Altri rinvii… nessuno sa come e quando si discuterà dei problemi della categoria!

Nazionale -

"I governi, se durano, tendono in modo sempre crescente ad assumere forme aristocratiche. Non si è mai saputo, nella storia, di un governo che abbia saputo evitare questo modello. E man mano che l'aristocrazia si sviluppa, il governo tende sempre più ad agire esclusivamente nell'interesse della classe dirigente”

Lavoratori,

     il titolo non è nostro,  ma significativo di quello che sta accadendo nel nostro settore.

     Sono mesi che non si riesce ad instaurare rapporti con questo Dipartimento, una volta perché c’é il cambio del vertice e quindi bisogna dargli tempo di ambientarsi, altre volte ci sono di mezzo i sindacati filogovernativi che si accordano (con accordi separati) per restringere gli spazi dei lavoratori.

     Il fatto è che i Vigili del fuoco sono lasciati in balia del governo che li utilizza per sfasciare le porte  della camorra a Napoli o per lavori di manovalanza nelle mani della protezione civile; fra breve si ricomincerà con accordi con gli enti locali per  gli incendi, ciò che rimane fermo è solo il salario.

     L’unica cosa che trapela sono gli aggiustamenti di qualche dirigente da un comando all’altro e come al solito ognuno cerca promozioni politiche sul campo a discapito di altri, una rincorsa al più “affidabile”. Solite pratiche di tutti i governi.

     I Vigili del fuoco, quelli che giornalmente svolgono il soccorso  sul territorio, non sanno nemmeno se e quando gli verrà rinnovato il Contratto di Lavoro scaduto da 15 mesi, le aspettative non sono ottimistiche si continua a parlare di meno di 50 € lordi  per tutto il biennio.

     Peggio ancora i rapporti con questo dipartimento che non ha idee su come portare avanti la macchina dei soccorsi, né tanto meno come dare risposte ai lavoratori, ogni qualvolta si mettono in moto momenti di lotta c’é sempre qualche grillo parlante del governo che mette fuori la testa e ci rassicura che “stanno lavorando per noi” speriamo finiscano presto, ormai siamo con le pezze al…!

     Fumo negli occhi, come se non bastasse quello degli interventi.

     Fortunatamente il 28 marzo, giorno della manifestazione nazionale indetta dalla RdB/CUB,  in piazza, i Vigili del fuoco hanno dato segno che nei luoghi di lavoro inizia a maturare la coscienza che senza moti di partecipazione, senza lotta, i lavoratori saranno vittime predestinate  della crisi di un sistema che dopo averli spremuti ora intende annientarli.

     Dobbiamo augurarci che, come sta succedendo nei paesi europei, i lavoratori del Corpo trovino nuovamente la forza di opporsi, con la RdB/CUB, a questo dipartimento a questo ministero che dopo la pubblicizzazione del rapporto di lavoro ci ha sottratto anche il tavolo di contrattazione.

     Oramai pensiamo che siano finiti i tempi di attesa dei grandi benefici di questa collocazione  pubblicistica, cogliamo tutte le contraddizioni e restituiamole al mittente.

     I Vigili del fuoco sono una struttura nel paese che svolge soccorso. Protezione civile, prevenzione e previsione dei rischi, questo e non altro è la nostra collocazione.

     Occorre che tutti i lavoratori interpretino bene l’attuale fase di crisi economico-finanziaria, frutto di un capitalismo oltremodo assistito che espande il proprio modo di agire sulla pelle dei lavoratori, si tratta di un sistema al capolinea la cui agonia distruttiva non potrà certo essere placata  con pannicelli caldi di questo governo.

     Riprendiamoci i nostri diritti rubati. Crescere e dare forza al sindacato indipendente è oggi una necessità contro questa deriva, dove i lavoratori sono considerati  un peso per la società!

Lo strumento più adeguato per sostenere anche questa battaglia contro banchieri finanziari, capitalisti dell’ultima ora è iscriversi alla RdB!