Altri benefici della riforma .....

Vicario del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Ing. Antonio GAMBARDELLA

 

Dirigente Vigili del Fuoco di Perugia Ing. Raffaele RUGGIERO

Perugia -

Egr, Capo del Corpo,

i lavoratori del Comando provinciale di Perugia ci hanno rappresentato un problema alquanto serio in materia di responsabilità personali. Il Dirigente locale con ordine del giorno n° 53 del 05.02.2009, avente come oggetto riordino dei criteri ai corsi per patente, in modo del tutto velato fa sapere ai lavoratori dei vari distaccamenti che devono obbligatoriamente essere muniti di patente di guida ministeriale 3° e 4° grado altrimenti verranno trasferiti d’ufficio in altri sedi. Premesso, ragionevolmente, che nessuno può essere obbligato alla guida degli automezzi pesanti anche perché senza una predisposizione personale il rischio non è solo dell’operatore Vigile del fuoco, ma della cittadinanza tutta. Conosciamo benissimo la pericolosità dei mezzi in sirena, lo stress cui si è sottoposti durante la guida e non ultimo, la difficoltà di manovrare macchine composte rischiando di compromettere il soccorso. Ma l’assurdo nell’ordine del giorno si evidenzia quando su un distaccamento di 7 unità, una in ferie ed una in salto programmato, si chiede di avere almeno 3 autisti di mezzi pesanti; possiamo capire che  ottimale sarebbe avere tutto il personale autista intercambiabile, ma per i miracoli non è periodo, quello che capiamo meno è la soluzione semplicistica ed assurda prospettata: si obbliga  il personale minacciando un futuro funesto per sopperire alle attuali carenze e dotazioni organiche dei distaccamenti e centrali. Ritenendo che, non risponde a qualsivoglia canone di legalità o norma del contratto di lavoro una velata, ma neppure tanto minaccia di trasferimento se non in possesso di patente, le confermiamo che, qualsiasi responsabilità verso terzi o personale V.F., in caso di personale obbligato al possesso della patente sia da imputare al dirigente locale, che approfittando della sua posizione sta ponendo in essere un vero e proprio mobbing nei confronti dei lavoratori in servizio nel comando a lui affidato. Le chiediamo, pertanto,  un suo cenno di riscontro  alla presente al fine di evitare che atteggiamenti del genere vengano posti in essere, riservandoci fin d’ora di attivare tutte le iniziative sindacali a tutela dei lavoratori.