Alla corte dei "miracoli"

Nel regno della burocrazia, nani, saltimbanco e scrivani sgomitano per un posto ai piedi del “sovrano”

 

 

Roma -

L’entrata in vigore del nuovo ordinamento ha generato nuovi mostri che, al contrario di quelli delle favole, non aspirano a rapire principesse o a conquistare un regno; a loro è sufficiente trovare un “padrone” da servire fedelmente, mentre sfogano tutte le loro frustrazioni sui lavoratori. Sembrerebbe una favola di quelle che comunque si chiudono a lieto fine, invece….chi lo sa?!Il finale positivo dipende dai lavoratori, se saranno determinati a distruggere queste creature anomale che si nutrono di servilismo cieco!

Succede sempre più spesso che questi personaggi, celandosi dietro uno scialbo autoritarismo, si inventano disposizioni (verbali) estemporanee e fuori da ogni logica di quanto dettato dal contratto di lavoro, e dalla contrattazione decentrata. Si credono scaltri ed invincibili, invece non sanno che manifestano solo la loro arrogante ignoranza. Questa quasi irreale rappresentazione non è altro che la cruda realtà con cui viene gestito il primo comando d’Italia: Roma! Qui l’amministrazione non sa fare di meglio che affidarsi a figure d’altri tempi che, prima di andarsene a godere la pensione, vorrebbero lasciare la loro impronta indelebile. Sappiamo tutti che non sarà così e, dopo le quattro righe dell’amministrazione, si ritroveranno solo con un misero ringraziamento per la “fattiva collaborazione”. Intanto, fino a quel giorno, metteranno insieme tutti gli accidenti di quei lavoratori a cui hanno negato ingiustamente ferie e permessi; o di quelli che subiscono rimpiazzi a profusione, vigilanze “misere” o doppi incarichi nelle sedi di servizio.

Per chi come noi lotta per i diritti e la dignità di tutti i lavoratori, duole constatare che ci siano molti vigili del fuoco che si prestano ciecamente ai giochi delle gerarchie (vedi la “festa” del 27 aprile scorso), non per un fine logico ma per una falsa realtà ed una sudditanza verso il “padrone”.

A farne le spese di questa sottomissione sono i vigili del fuoco che lavorano in tutte le sedi di Roma e provincia, che non possono più svolgere il loro compito con la necessaria serenità, e con la certezza di vedersi riconosciuti tutti i sacrosanti diritti conquistati negli anni.

Se almeno tutto il gran lavoro di questi cortigiani servisse a qualcosa, invece…. Contrariamente cambiano i vertici a tutti i livelli, ed i problemi che si presentano con modalità diverse sono sempre gli stessi! Analizzando l’attività sindacale degli ultimi venti anni, si può vedere che ci ritroviamo a discutere con l’amministrazione sempre delle stesse cose. Questo dimostra che non c’è mai stato, da parte dei vari dirigenti succedutisi, il coraggio di affrontare seriamente e definitivamente i problemi cronici che affliggono il comando, preferendo di “favorire” solo la minoranza, cioè coloro che hanno avuto accesso a corte.

Indubbiamente tutto ciò non è altro che lo specchio della situazione nazionale, che fa si che i vigili del fuoco rischiano, con la complicità di alcuni sindacati, seriamente l’estinzione. Se il cittadino può ancora avere un servizio di soccorso degno di questo nome è solo per la professionalità, la passione ed il sacrificio dei lavoratori vigili del fuoco, non certo per le complicate e rigide disposizioni dell’amministrazione. Tutto ciò è la palese dimostrazione del fallimento di una finta riforma del corpo, che ha saputo premiare esclusivamente le carriere dei prefetti e dei burocrati del Ministero dell’Interno.

E’ ora di fare veramente qualcosa per dare un futuro ai vigili del fuoco! Quindi il tuo futuro non può che essere affianco alla RdB-CUB! L’unico sindacato di base indipendente e conflittuale, che lotta in difesa dei diritti, della dignità e del salario!