Alessandria: Distaccamenti Volontari la RdB dice NO!

Lettera al Prefetto e alla popolazione....

Alessandria -

La scrivente Confederazione Unitaria di Base di Alessandria, nel rappresentare il settore locale di Vigili del Fuoco, vuole portare alla Sua cortese attenzione una problematica con la quale i Vigili del Fuoco, sempre in prima linea con abnegazione e coraggio sfidando gli elementi più cruenti della natura, oggi devono combattere il peggior nemico, devono sopravvivere ad una politica scellerata, per non dire miope, che li vuole relegati a Corpo minore dello Stato, in mano al volontariato e senza risorse.

 


I Vigili del Fuoco chiedono di essere soccorsi, infatti, oltre ai continui tagli di bilancio che vanno ad aggravare una situazione debitoria del Comando già pesantissima, si assiste impotenti ad un disegno sciagurato, che mira ad una sostituzione sistematica sul territorio della componente permanente con quella volontaria, auto organizzata dagli stessi comandi.

Le conseguenze nefaste sulla qualità del soccorso si vedranno a breve se non si interverrà immediatamente ad impedire ulteriori tagli alla già carente situazione debitoria per spese di carburante, manutenzione mezzi ecc. di queste nuove appendici pompieristiche.

Aspetto di vitale importanza è l'aumento di organico, in quanto i pensionamenti di questi ultimi anni hanno decimato la pianta organica del Comando Provinciale.

Plaudiamo al volontariato ma diciamo no ad un progetto dove il volontariato non è spontaneo ma auto organizzato con mire di assunzioni che come è dimostrato nel tempo non avverranno mai.

La RdB\CUB consiglia l’assunzione di tutti quei precari che “sostano” nelle varie graduatorie ancora aperte del dipartimento, chiaramente dopo aver superato prove selettive che ne determinino l’idoneità per portare a livelli europei decenti, la stabilizzazione di parte del precariato ha il vantaggio di costare meno all’amministrazione e di poter contare su tempi molto più rapidi.

Concordiamo sull’apertura di sedi volontarie in zone a bassa antropizzazione e a basso rischio industriale/infrastrutturale, ma siamo contrari ad aprirle dove un alto fattore di rischio, chiede una maggiore professionalità che solo la componente permanente può garantire.

Oggi, purtroppo assistiamo impotenti all’ingresso di centinaia di persone che mosse da volontà, o da curiosità, o da interesse economico, vogliono indossare la divisa di Vigili del Fuoco, montare su autopompe vecchie e obsolete, vivere in sedi di servizio al limite dell'agibilità a loro rischio e pericolo.

Non indaghiamo sulle motivazioni, anche se sarebbe opportuno farlo, ma entriamo nel merito dei criteri di selezione di questi volontari/discontinui, che di fatto non c’è.

Si rende necessario rivedere tutto il progetto sul Volontariato, bisogna introdurre una severa selezione, che preveda prove fisiche e test psico attitudinali, cambiare il corso di formazione, non si può aver la pretesa di preparare un ragazzo al difficile mestiere del Pompiere in sole 120 ore.

Nessuno può avere la pretesa di diventare un Vigile del Fuoco in così poco tempo, decine di nuovi precari ogni giorno prendono servizio, mettendo a repentaglio la propria vita, quella dei colleghi permanenti e soprattutto quella del cittadino che, pagando le tasse e ignaro di queste problematiche, si attende un soccorso efficiente di serie A e non essere cittadino di serie B.

Per quanto sopra descritto siamo a chiederLe di valutare molto attentamente e responsabilmente assieme alle altre autorità l'opportunità di non precorrere i tempi di apertura delle sedi volontarie e mandare allo sbaraglio quei ragazzi, vista la poca esperienza di chi dovrebbe dirigere la squadra (capi squadra) sia di chi li conduce sull'intervento (autisti).

I punteggi previsti per gli obiettivi raggiunti dai dirigenti vvf o interessi elettorali, a nostro avviso, possono aspettare a vantaggio della sicurezza, tanto richiamata in questi periodi da tutte le parti istituzionali e non, degli operatori e soprattutto del contribuente.

Sig. Prefetto, la salutiamo con la speranza che il suo intelletto sia stimolato da queste problematiche e il suo animo toccato dalla richiesta di aiuto di questa importante componente del servizio di soccorso tecnico urgente, evidenziata anche in altri recenti incontri dalla nostra organizzazione di settore, nella speranza che le istanze descritte vengano rappresentate anche agli organi superiori di governo nell'intento di riuscire a risolvere in parte la grave crisi in cui si trova il Comando Provinciale di Alessandria.

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in allegato sul sito anche il volantino del:

16 LUGLIO 08 - contro il DL 112 - GIORNATA NAZIONALE DI PROTESTA
Presidio davanti al Parlamento a ROMA e altre iniziative a Milano, Genova
a Torino presso la sede della RAI