Alcune note sull'apertura delle trattative sul contratto
La proposta del governo di 103 euro lordi, che equivalgono a circa il 4,3% di aumento non soddisfa in nulla le richieste dei lavoratori – dei Vigili del Fuoco.
Sappiamo bene che la sola parte certa della proposta governativa sono i 50 euro lordi del biennio 2008/2009, mentre il resto lo si gioca su altri tavoli di contrattazione con il rischio che non saranno spalmati su tutto il personale, soprattutto su chi fà ancora le partenze e cioè Vigili e Capi Squadra.
Inoltre altre sigle sindacali hanno ribadito la volontà di entrare nel comparto di pubblica sicurezza, legge 121/81, al fine di allineare ad essa la parte normativa ed economica dei Vigili del Fuoco.
A fronte di questo duplice attacco ai diritti e alle esigenze economiche dei lavoratori, la RdB oppone due ragioni di fondo.
La prima sta nel fatto che i soldi per il rinnovo contrattuale che il governo mette a disposizione sono insufficienti e che le ragioni di cassa del governo non convincono nessuno; se infatti le ragioni di cassa fossero opportune, perché si continua ad investire in missioni all'estero di guerra? la guerra in Afghanistan costa 3 milioni di euro al giorno, l'Italia nel 2008 ha speso 30 miliardi di euro per le spese di guerra (a noi ci hanno proposto 45 milioni di euro per due anni!!), e si continua a tagliare nella pubblica amministrazione.
Sono due capitoli di spesa diversi?
Ve bene, ma il “pentolone” da cui vengono i soldi non è lo stesso? Non è sempre il governo italiano che finanzia?
Ecco dunque che le ragioni del governo sui risparmi di cassa sono demagogiche e la RdB le rigetta.
La seconda ragione è l'allineamento alle forze di pubblica sicurezza. Ci chiediamo: ma se dobbiamo entrare nella legge 121/81 per avere perequazione (gli stessi soldi) che hanno polizia e affini chi finanzierà questo nuovo capitolo? Ovviamente il governo.
E allora per quale ignoto motivo il governo dovrà investire di nuovo nel comparto di pubblica sicurezza allineando i pompieri ai poliziotti quando lo può fare benissimo e con meno spese senza che i pompieri entrino nel comparto della pubblica sicurezza?
La verità è che il governo e purtroppo anche alcune parti sindacali ritengono che anche i pompieri debbano essere allineati in un comparto dove sparirà la contrattazione, ove gli incrementi stipendiali saranno decisi solo dal governo, ovviamente al ribasso mentre i sindacati saranno solo soggetti passivi, tradotto, non conteranno nulla.
E poi, cari colleghi, non venite a dire che i sindacati non fanno niente; già ora siamo depotenziati nella 217/05, in seguito la nostra inutilità sarà totale.
Come RdB VVF da tempo denunciamo queste cose ma è palese il fatto che molti pompieri preferiscono non contare nulla e dare la delega a chi li trasformerà in semplici numeri di matricola da mandare in pasto ai media alla prossima calamità ed a costo zero.
Sfidiamo chiunque, come RdB VVF a smentire questa realtà.