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Catania -

Cittadini, Lavoratori.


   E ormai nota la cronica carenza di personale operativo, vigile del fuoco, che affligge tutte le province della Sicilia ed in particolare quella etnea che per collegamenti e traffici più agevolati la vede al centro di grossi problemi gestionali del soccorso tecnico urgente. Tale disagio è stato  evidenziato già ampliamente dalla scrivente sia a livello nazionale in ambito locale( ricordiamo che, Catania è la seconda per numero di interventi pro capite in Italia). In definitiva comunque ci si è scontrati con un muro di gomma che ha visto nel silenzio la propria difesa.
La realtà operativa del Comando di Catania è tra le più complesse dItalia, per la presenza di insediamenti industriali di terziario avanzato; di un moderno aeroporto (terzo nel Paese per traffico di passeggeri e merci); di un ambito portuale passeggeri e merci rilevanti. Se poi a ciò si aggiungono i rischi non indifferenti che incombono sul territorio orientale della Sicilia definito ad alto rischio ambientale, sismico e vulcanico (Catania è il comando zero nel vecchio SOT) ecco che si fa presto a capire perché tale provincia soffra particolarmente lattuale situazione di carenza.
IL dubbio ed il timore di un default del soccorso siculo aumenta con gli ultimi accadimenti avvenuti nel centro Italia che hanno visto intere zone devastate dagli eventi sismici di grossa entità, il dubbio nasce dal fatto che, se dovessero accadere eventi simili, la macchina macchina del soccorso sarebbe pronta?!?!
La risposta è categorica, NO! Il riordino di fatto ha flagellato le risorse facendoci diventare precari del soccorso.
Le sedi sicule reggerebbero un magnitudo simile, difficilmente!!!!
Sono vecchie, senza fondi la manutenzione è quasi zero, poi se ci mettiamo anche le sede ubicate in zone ad alto rischio, chi dovrebbe aiutare la popolazione se noi siamo alla frutta?!?!?!
Ricordiamo, sedi fatiscenti( antisismiche? ) Mezzi obsoleti e di vetustà accertata, personale carente( 100 unità solo a Catania, ma le altre province stanno se non peggio quasi)...la chiusura del nucleo sommozzatori di CATANIA nelle ore notturne, portuali a mezzo soccorso, praticamente le specialità vanno in fumo a causa dei continui tagli!
La formazione è sparita, è diventata solo per pochi eletti.
Gli standard europei prevedono 1 VVF ogni 1000 abitanti.... SIAMO INVECE UNO OGNI 15000 MILA!
Per non dimenticare il mancato riconoscimento della categoria particolarmente e altamente usurante....nelle zone terremotate stiamo lavorando in mezzo all'amianto e solo dopo denunce della USB qualcosina è stato fatto!

È ormai un dato di fatto che in questa regione  si registra il maggior numero di interventi di soccorso a livello nazionale. Però questo non era bastato per far si che qualche luminare tagliasse fuori Catania da qualsiasi evento, su tutti,  SISMA in centro ITALIA, lesercitazione internazionale MODEX, fatta proprio in SICILIA, che ci aveva visto totalmente esclusi, ma grazie alle nostre segnalazioni  hanno fatto si che Catania partecipasse ( una volta per darci lo zuccherino), sembra quasi un elemosina, una carità, ma se rileggiamo le peculiarità che ha il nostro territorio l'esclusione fa MEDITARE non poco, e studi fatti negli ultimi anni confermano quanto detto.

CATANIA sarebbe la più colpita su tutte, Messina, Ragusa, Enna ecc.

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I VIGILI DEL FUOCO SONO UNA RISORSA  NON UN PESO!!!   !