AIB AEREO 2020… PER QUEST’ANNO SIAMO GIÀ ALLA FRUTTA!

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Lavoratori,

a partire dagli ultimi giorni di gennaio, nei corridoi dell’Ufficio Coordinamento Soccorso Aereo (UCSA), circolavano voci che il 27 febbraio ci sarebbero state importanti novità.

Pochi capivano e ancor meno pochi sapevano ma noi, come organizzazione sindacale, apprezzavamo in silenzio ciò che lo stato di agitazione indetto nel 2018 proprio sull’AIB aereo aveva prodotto, aiutando così taluna dirigenza a correggere il tiro: l’AIB, ed in particolar modo quello aereo, va programmato all’inizio dell’anno e non a ridosso dei primi pennacchi di fumo di tarda primavera o inizio estate.

Nel 2019 si iniziò a trattare la questione già da marzo, quest’anno da febbraio.

Quando si da ascolto a competenti, si può solo migliorare e la dimostrazione viene proprio da quanto le nostre eminenze grigie hanno appreso dalla gestione s64… che non può essere gestito secondo le regole VVF, malgrado gli artt. 734 e 738 del codice della navigazione, dietro ai quali ci piace nasconderci.

Ma veramente, cari lavoratori, avete creduto a quanto scritto nel periodo sopra?

Il 27 febbraio c’è stata una riunione tra i vari direttori delle operazioni volo e coordinata dall’UCSA, ove vi è una dirigenza che conosce gli elicotteri giusto da passeggeri e che ha partorito la genialata del giorno: quest’anno si farà antincendio aereo con equipaggi misti ed elicotteri VF dati in prestito. Per equipaggi misti non si intendono equipaggi formati da personale delle varie basi, ma equipaggi provenienti dalle varie amministrazioni dello Stato.

Fortuna che non eravamo nella testa dell’ing. Rocco Mastroianni dato che attualmente è la Sicurezza Volo.

Per via informale, i carabinieri hanno risposto che “rifiutano l’invito e vanno avanti” defilandosi quindi da tale promiscuità su Pontecagnano, fatto salvo che non gli si dia un elicottero rosso o verde a disposizione. Del resto non è una novità che quando c’è da lavorare seriamente sull’antincendio boschivo dato che hanno fagocitato personale, mezzi e strutture proprio per l’antincendio boschivo dell’accoppato Corpo forestale dello Stato, loro sono i primi che si ritrovano dalla parte opposta del lavoro per poi ritrovarli in bella mostra in televisione e state pur certi che con un elicottero in prestito, non perderanno occasione di fare una conferenza stampa in mondo visione sostenendo la loro indispensabilità. Chi ricorda il gen. Donato Monaco e il simulatore AIB in Castel Volturno? Peccato che dimenticò che era in realtà una creazione solo ed esclusiva del Corpo forestale dello Stato.

Comunque, interessiamoci di chi lavora seriamente e andiamo avanti.

Nel mentre noi garantiremo in esclusiva la presenza sulle basi di Viggiano e Lamezia Terme, da riunioni precedente tenutesi al Comitato Operativo Interforze è venuta fuori una disponibilità ad oggi di personale militare nel numero di quattro piloti e quattro specialisti da impiegare in equipaggi misti nei quali, almeno per quest’anno, a prescindere dal grado, tutti si è in sottordine ai Vigili del fuoco.

Benché la disponibilità di militari è via via scesa da 18 unità, poi sedici e adesso solo otto, ciò non toglie che i militari dell’Aeronautica confermano la loro professionalità, anteponendo in questo primo anno,  l’esperienza al grado.

Ora però, qui potrebbe nascere un problema: come conciliamo i differenti livelli di preparazione e di reazione?

Semplice. Standardizziamo persone che hanno una mentalità militare alle procedure aeree del Corpo nazionale… che essendo autorità aeronautica si avvale di un manuale di ben 864 pagine, che è il decreto n. 188 del 06/6/2019, a cui si aggiunge un manuale dell’aeronavigabilità continua e dell’organizzazione della manutenzione di altre 288 pagine.

Un qualunque testo universitario di diritto privato, che per antonomasia è considerato tra i più copiosi come numero di pagine,  è decisamente più “snello”!

Come avverrà questa nuova standardizzazione?

Con un corsetto di dieci ore di aula e qualche ora di volo, dalle tre alle sette a seconda dei casi.

Ci spiegate come mai sono sufficienti 17 ore di scuola per standardizzare dei militari, mentre da tre anni a questa parte non si è conclusa la standardizzazione degli aeronaviganti provenienti dalla Forestale?

Che siano tontolini i Forestali o sono geni i militari?

Per evitare ogni imbarazzo e quindi mettere alla berlina l’efficienza della nostra amministrazione aeronautica, suggeriamo di mandare i militari presso la scuola Heli Protection Europe, a spese nostre, almeno evitiamo che qualche istruttore vvf verbalizzi che persone con 20 anni di esperienza di volo si ritrovino improvvisamente incapaci di volare… secondo standard che ci siamo inventati.

Per la prossima campagna AIB tutto lascia intendere che avremo una bella macedonia dove in una coppa idealizzata con un elicottero VF, in esso vi adageremo un elicotterista con brevetto VF, uno con brevetto militare e un terzo con licenza civile.

Giusto  un ultima domanda: se siamo la seconda flotta aerea civile italiana e la prima flotta AIB a livello europeo con quasi 400 aeronaviganti, come mai c’è bisogno di “bussare” alle altre amministrazioni dello Stato? Che forse forse gli aeronaviganti VVF si stanno stancando di essere trattati come operai dello Stato da questa dirigenza e quindi le proposte di pianificazione dei turni estivi vanno deserte?

È questo il motivo dell’aver chiesto supporto ai militari? Solo perché non sono sindacalizzati e quindi sono soggetti al “usi obbedir tacendo e tacendo morir”?

Bella quella dirigenza che piuttosto che affrontare tematiche del lavoro col proprio personale, chiede aiuto altrove, andando a creare situazioni anche imbarazzanti per i militari… perché a bordo ci sarà un ufficiale che prenderà ordini da un equivalente sottufficiale VVF.

Rivedere il trattamento di missione, no?

A proposito, oltre a Bologna, in un primo momento è stata esclusa la partecipazione alla campagna AIB anche il nucleo di Genova perché impegnato col servizio 118; come mai oggi il servizio è affidato alla Airgreen per la modica cifra di €33.000.000 per 9 anni nel totale silenzio del nostro amorevole capo del Corpo? Cosa non siamo capaci di offrire come valore aggiunto rispetto ad una ditta privata?

Non dimentichiamo che il soccorso a persone con gli elicotteri è stato istituito proprio a Genova quasi 40 anni fa, grazie anche alla buona volontà  di un pilastro che corrisponde al nome di Giorgio Corrado… ma quelli erano altri tempi, con altre persone e qualche ingegnere in meno.

E nel mentre attendiamo che la Sicurezza Volo si esprima su tale probabilità, è proprio il caso di dire che per quest’anno siamo già alla frutta… sempre che non ci sia in serbo anche il dolce.

 

Per il Consiglio Nazionale USB VVF

Carmelo GUARNIERI LABARILE