Accesso all'area sterile Aeroportuale
documento unitario
Al Comando Provinciale VV.F. Bari
All’att.ne dell’Ing. Roberto LUPICA
La presente per promuovere urgente incontro, al fine di redimere il malcontento che inizia a serpeggiare tra il personale operativo inviato per sostituzione, presso il Distaccamento Aeroporto di Bari.
Più precisamente apprendiamo a seguito di comunicazione di servizio del 03.08.10, gli accordi di cui sopra, che ultimamente stanno coinvolgendo il personale interessato alle mobilità provvisorie che definiscono responsabilità soggettive degli stessi , sanzionabili con pene pecuniarie a chi non è in possesso di patente di guida del tipo ADP.
L’ingresso ai varchi, sottoposti a verifiche e controlli da parte di enti di vigilanza privati, subordinati alle forze dell’ordine, nonostante le autorizzazioni preventive rilasciate dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco –ISTITUZIONE DELLO STATO ITALIANO –e non privato.
Il trattamento riservato al personale della Sede Centrale che si reca per rinforzo al numero di personale di guardia per il sottobordo agli aeromobili, al quale non è permesso l’ingresso con la stessa autobotte perchè “non schermata” e comunque, deve essere accompagnato con una unità dislocata definitivamente presso il sedime aeroportuale facendo scalare di fatto il numero dello stesso personale adibito all’eventuale emergenza.
Numerose altre sono le proteste dei lavoratori che, a loro dire, sentono mancare il supporto della nostra Amministrazione e nell’interesse comune chiediamo un incontro urgente al fine di addivenire ad accordi con le autorità aeroportuali, non denigranti la divisa che indossiamo.
Inoltre tale procedura provoca enormi ritardi nel presentarsi in servizio all’ora del cambio con ripercussioni sul numero minimo previsto per garantire il soccorso Aeroportuale.
Chiediamo di attivare in mancanza del numero minimo previsto come da Circolare Num. Prot. 1190; Fasc. n. 3405/C del 19/08/2009, il declassamento dell’Aeroporto, fino all’arrivo del personale che in quel momento è fermo per i controlli previsti dall’ENAC, assumendosi ognuno le proprie responsabilità.