A Viterbo le patenti si vorrebbero obbligatorie.

Viterbo -

Lavoratori,

in linea con quanto già udito presso altre sedi di contrattazione, assistiamo, al comando di Viterbo a quello che sembra essere il naturale prosieguo della coercizione verso il personale.

Per individuare i partecipanti al corso di patente terrestre di 3° grado, l’amministrazione ha ben pensato di “pescare” tra coloro che non si erano resi disponibili volontariamente all’effettuazione del suddetto.

 

Tale nefasta scelta è stata caratterizzata da più aberranti fattori.

Dalla costante tensione che la dirigenza ha determinato e che mantiene nei confronti dei lavoratori, manifestando sordità e insofferenza di fronte ad ogni istanza degli stessi.

 

Dalla superficialità con cui si considera una mansione come quella della guida di mezzi pesanti in sirena, che si è tradotta in mero compito burocratico, inserendo semplicemente dei nominativi in altrettante caselle a dimostrazione di efficienza rispetto a quanto commissionato dalla direzione regionale.

 

Dalla non curanza rispetto alle scelte intenzionali e coscienti dei lavoratori le quali rispecchiano un’inclinazione professionale individuale che non corrisponde a quanto si vorrebbe imporre, poiché ognuno di noi è unico e irripetibile e non quel nome da inserire in quella casella. Non è così secondario, svolgere una mansione così delicata contro la propria volontà, compromette l’incolumità propria e altrui sia in qualità di soccorritori sia di cittadini utenti, ma i dirigenti del Corpo non sono remunerati per tutelarla?

 

Questo nuovo tassello va a rinforzare e si aggiunge alla proclamata giornata di sciopero che tutti siamo chiamati a sostenere nuovamente fin quando perdurerà tale necessità.

 

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