A proposito di organico e passaggi di qualifica: "sono sempre più optional"

Roma -

Lavoratori, la pratica  da tempo messa in campo è quella di spalmare le risorse umane disponibili sulla base di  indicazioni politiche. Dopodiché si  viene comunque invitati a contribuire alla distribuzione del  restante personale, tuttavia alla fine accade ordinariamente che  qualche distaccamento o comando, non rientri mai nell’aumento di risorse umane e a volte sono sempre i soliti, come del resto spesso sono gli stessi  quelli al centro dell’attenzione politica. Abbiamo più volte rappresentato questa difficoltà espressa dall’amministrazione che pare insista in questa pratica. Non comprendiamo comunque tutta questa fretta ad accelerare  la creazione della tabella  A del 217/05. In questi ultimi mesi non interessava a nessuno la pianta organica, adesso rileviamo una inconsueta urgenza.Anche alla luce del fatto che della parte normativa della 217/05, più nulla si sa. Cosa si nasconde dietro questo atteggiamento?Per quanto riguarda il merito delle ultime  discussioni, siamo sorpresi ad apprendere che relativamente al corso da Capi Squadra  non si attiverà, come è sempre accaduto, una mobilità pari in numero ai posti messi  a bando, ciò giustificato da ragioni  legate a particolari priorità dell’amministrazione. Peraltro senza  chiarire quali siano tali priorità.Probabilmente saranno come sempre  priorità politiche, come quelle che hanno  assegnato, in passato, impropriamente più organico, per decreto, solo ad alcuni comandi provinciali,  discriminando di fatto  tutti i cittadini italiani. Con questi atteggiamenti infatti, pare proprio  che, per il Ministero dell’Interno, non tutti i cittadini abbiano lo stesso diritto di cittadinanza.Noi auspichiamo che venga accantonata questa modalità. Che anche all’interno del corpo vengano sanate  le svariate  discriminazioni operate  a danno dei lavoratori da questa penalizzante riforma.  Chiediamo  chiarimenti   sui settori specialisti,  spiegateci perché solo il settore nautico  non è inserito alle dirette dipendenze della direzione regionale.  Anche  qui una vera e propria discriminazione tra lavoratori, anche qui lavoratori di serie A e di serie B. Ma vogliamo lavorare seriamente  per l’interesse collettivo abbandonando pratiche personali e/o parentali? Ci sarebbe altro  e altro ancora da elencare, ma ci fermiamo qui, lasceremo il compito agli organi  di stampa ad informare l’opinione pubblica circa il modo con cui l’amministrazione valuta i cittadini italiani, e tra loro quelli considerati  più italiani perché orbitano dentro la sfera dello scambio dei favori con la politica, eppure le tasse le pagano tutti! Siamo stanchi di esser e presi in giro! I dati del bel lavoro dell’amministrazione lo forniremo alle testate giornalistiche  nazionali e periferiche, per dimostrare che la sicurezza (safety), oggi, è un lusso che si possono permettere solo ristrette “comunità” italiane e non per diritto di cittadinanza, ma per volontà politica.