A Catanzaro, i Vigili del Fuoco come gli equilibristi
Comunicato stampa
Con tutto il rispetto per le professionalità dei circensi e dei trapezisti, ma i vigili del fuoco, forse, sono più bravi di quelli, per il fatto di camminare su si un filo particolare, quello del rasoio!!!!!
Nel caso specifico il rasoio è rappresentato dalle difficoltà vecchie ma aggravate severamente da una gestione inesistente, da una dirigenza sorda.
Ogni giorno che passa potrebbe succedere l’inimmaginabile, che, al di là delle carenze riconducibili allo stato generale di crisi -comunque incomprensibili se parliamo di soccorsi!!!- non sono assolutamente giustificabili soprattutto se addebitabili alla cattiva gestione ed alla inefficienza dirigenziale : ribadiamo che si tratta di un servizio pubblico essenziale, sostenuto con risorse economiche dei contribuenti.
A farne le spese non sono solo i cittadini, ma gli stessi operatori vigili del fuoco impossibilitati a fare meglio e di più; così succede che per un incendio di tetto nel pieno centro di Lamezia Terme, il malcapitato di turno debba attendere oltre mezz’ora l’arrivo dei vigili del fuoco in verità già impegnati, ma non su altro soccorso urgente, bensì a rifornire il mezzo di gasolio presso il distaccamento aeroportuale.
Entrare ed uscire dall’aeroporto significa oltrepassare in entrata ed uscita un varco doganale con i dovuti controlli cui gli stessi vigili devono essere sottoposti, al di là di ogni ragione, soccorso o non soccorso.
Ciò che appare più incomprensibile è il motivo per cui un mezzo e cinque uomini debbano percorrere circa 20 km solo per fare gasolio, lasciando di fatto scoperto il territorio cittadino e le infrastrutture esistenti (autostrada, stazione ferroviaria, ospedale, ecc…).
Le inefficienze dell’attuale dirigenza risiedono proprio in ciò; anche un banalissimo tagliando o la più piccola spesa per riparazione deve passare al vaglio di un nugolo di persone ed uffici e deve raccogliere molteplici visti; per una spesa di 4-5 € bisogna spenderne altrettanti in cartaceo ed risorse umane, pertanto, in questa ottica “gestionale” -con il dovuto rispetto per chi effettivamente si occupa in maniera scrupolosa di “Gestione”-, anziché attivarsi per la riparazione di una pistola erogatrice del gasolio appare più veloce e “logico” mettere in moto una serie di documenti che coinvolgono più comandi e la direzione regionale.
Purtroppo il cittadino in situazione di pericolo deve soggiacere a queste logiche, così mentre la sua casa brucia, deve aspettare, e guardare, e pregare come hanno fatto quei cittadini che domenica 6 febbraio hanno aspettato per oltre mezz’ora guardando il tetto dell’abitazione bruciare mentre i vigili erano chiusi in aeroporto a fare rifornimento!!!
Ma si sa, la gestione della cosa pubblica va così, ed a Catanzaro qualcuno vorrebbe farla passare come la normalità, mentre i vigili camminano sul filo del rasoio.