A Bergamo era tutto più facile.... e pensare che era un Comando di cat. superiore....

Siracusa -

Cari Colleghi,

il 20 ottobre u.s. a Palermo, c’è stato il primo tavolo di conciliazione con il Direttore regionale per la Sicilia dei Vigili del Fuoco, che ha riguardato la vertenza del Corso addetti SO 115, che si è svolto presso il Comando di Siracusa.

In questo lungo arco di tempo intercorso, si sono dette e fatte cose che hanno contribuito solo ed esclusivamente ad avvelenare il clima politico sindacale, già di per sè fortemente compromesso.

Desideriamo innanzitutto chiarire la nostra posizione per fugare ogni ragionevole dubbio, qualora ancora ve ne fossero. La nostra iniziativa, unitamente alle altre OO.SS. provinciali di categoria, è stata fortemente voluta perché si ripristinasse uno stato di diritto di tutti i lavoratori di questo Comando, che mancava da molto tempo. Ci corre l’obbligo sottolineare, ancora una volta, che in tutta questa vicenda non vi sono stati né vincitori né vinti, né vi sono contrapposizioni preconcette dirette a qualsiasi persona a qualsiasi livello. Oggi si è voluto puntualizzare che principalmente valgono i diritti fondamentali di tutti i lavoratori, che sono regolamentati dal contratto nazionale collettivo di lavoro, dalle direttive ministeriali e dalla Costituzione Italiana articolo 87. Onde per cui, ci si siede tutti, amministrazione e parti sociali, intorno ad un tavolo di contrattazione, si regolamentano tutte le materie inerenti la nostra categoria, laddove esistano delle lacune si stabiliscono regole certe per tutti, determinando quegli atti pubblici che servono ad eliminare inutili incomprensioni o pareri personali impropri. Usare le scorciatoie come mezzo o fine per arrivare a favorire questo amico o quell’altro, d’ora in poi non saranno più tollerate. Inoltre desideriamo ricordare che la divulgazione o la pubblicazione di comunicati o note sindacali sui siti nazionali dei diversi terminali sindacali, non è soggetta né a censure né a particolari autorizzazioni: “ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, art 21 della Costituzione Italiana. Vogliamo infine ricordare a tutti, che l’unità sindacale è ciclica e conseguente ai momenti storici in cu si forma e nelle differenti identità culturali. Desideriamo ringraziare pubblicamente tutti i segretari nazionali e regionali delle OO.SS che ci hanno sostenuto fino adesso e per il prosieguo della vertenza.

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