67° corso AVP - Polo didattico di Vercelli.

DOCUMENTO UNITARIO - SEGRETERIE E COORDINAMENTI REGIONALI DEI VIGILI DEL FUOCO DEL PIEMONTE

Vercelli -

Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco

Soccorso Pubblico e Difesa Civile

c.a. Prefetto Francesco Paolo TRONCA

 

Al Vice Capo Dipartimento Vicario dei

Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e

Difesa Civile - Capo del Corpo Nazionale VVF

c.a. ing. Antonio GAMBARDELLA

Al Dipartimento dei Vigili del Fuoco,

del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

c.a. Direttore Centrale per la Formazione

c.a. Ing. Gregorio AGRESTA

Al Dipartimento dei Vigili del Fuoco,

del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Direzione Regionale del Piemonte

c.a. Ing. Giuseppe MISTRETTA


e, p.c. alle Segreterie e Coordinamenti Nazionali


Oggetto: 67° corso AVP – Polo didattico di Vercelli.


Si da seguito con la presente alle precedenti note inoltrate ben prima dell’avvio del corso in oggetto nonché a quanto contenuto e verbalizzato negli incontri svoltisi presso la Direzione regionale Piemonte in merito all’argomento.

Purtroppo molte delle richieste avanzate continuano ad essere immotivatamente evase dalla Direzione Centrale per la Formazione costringendoci a confermare le riserve espresse sulla possibilità di un sereno prosieguo del corso in parola.

Al momento non risultano infatti ancora soddisfatte le seguenti richieste:

  • Disponibilità dei Comandanti a favorire la partecipazione del personale Istruttore e Docente per tutto il periodo del Corso.

  • Considerata l’esiguità del personale Istruttore del Piemonte,consentire l’impiego di docenti liguri, regione di provenienza della metà circa dei discenti.

  • Da subito il numero e i nominativi degli istruttori Ginnici, di Nuoto, SAF, TPSS, NBCR

  • L’invio in missione almeno 1 o 2 giorni settimana di una unità amministrativa esperta proveniente da altro Comando, per conteggi di ragioneria e liquidazione indennità e straordinario.

  • Tempistica e modalità di erogazione di indennità e straordinario al personale Istruttore per le esigenze del Corso (presumibilmente ammontanti a circa 6 unità settimana)

  • L’impegno a liquidare le spettanze del personale Istruttore, Funzionario ed addetto di segreteria, in tempi certi anche ricorrendo al fondo scorta.

Dobbiamo inoltre segnalare altre problematiche che stanno pesantemente condizionando il corso, quasi tutte connesse con l’ossessivo accentramento di tutti gli aspetti gestionali; un ossessione probabilmente determinata dalla mancanza di un progetto didattico degno di tale nome e di una efficace pianificazione delle risorse; dunque non resta che l’improvvisazione ed il ricorso a decisioni tampone prese spesso all’ultimo minuto, anche su questioni apparentemente banali, come le verifiche periodiche che pure riescono ad essere disposte con trenta minuti di anticipo.

Un ossessivo accentramento che però si consuma esclusivamente per l’affermazione del comando esclusivo e che non è neppure riuscito a correggere i macroscopici e già segnalati errori nelle dispense, di per sé vecchie ed inadeguate ed in questo caso anche riprodotte in modo frettoloso e spesso illeggibile.

Dalla DCF vengono imposte date e modalità per tutto il programma, ignorando i suggerimenti che giungono dai poli periferici anche quando consigliano di spostare o organizzare in modo più scaglionato le prove e l’addestramento esterno, come il corso ATP programmato dal 18 al 22 gennaio nonostante le condizioni ambientali avverse, proprie della stagione invernale ed oggettivamente più difficili in ragione della latitudine.

Naturalmente anche in questa prima fase, durante le verifiche in itinere si sono riscontrati errori nelle schede di valutazione, già visti e segnalati in precedenza a cui non si è posto rimedio.

Così come si continua a respingere la proposta, più volte avanzata dalla Direzione regionale, di consentire agli Istruttori Professionali già formati di svolgere gli affiancamenti presso i poli didattici periferici, imponendo il loro svolgimento esclusivamente nelle strutture romane. Dietro la pretesa di una utopistica uniformità di preparazione si nasconde in realtà un maggiore sfruttamento a danno degli aspiranti.

Nemmeno i criteri di responsabile gestione delle risorse sono seguiti correttamente poiché, per l’istruzione ginnica, sono impiegati a turno due disponibili colleghi siciliani, inviati in missione per un incarico da un’ora al giorno.

Inoltre, al fine di evitare disservizi all’ordinaria attività formativa ed alla contestualità dello svolgimento dei corsi di base con quelli destinati a personale neo assunto o già operativo, riteniamo necessario riconsiderare l’applicazione, almeno per gli Istruttori in tecniche specifiche quali ad esempio istruttori ginnici, ATP, SAF, Fluviali,NBCR, ecc., la precedente normativa che consentiva di formare detto personale ricorrendo a periodi di affiancamento con docenti già abilitati e ferma restando la successiva verifica finale operata a livello centrale.

Tutte le condizioni finora elencate logorano quanti sono chiamati a prestare la propria professionalità per la migliore riuscita del corso, logorano i Comandi che ospitano i poli, logorano le ormai flebili aspettative degli istruttori professionali.

Tale situazione non può più essere tollerata. Si richiedono dunque interventi urgenti e condivisi che, se non dovessero arrivare, costringeranno le scriventi OO.SS. a sciogliere quelle riserve che finora hanno consentito il regolare svolgimento dei corsi, reso possibile esclusivamente grazie al senso di responsabilità dei lavoratori e non certo a quello dell’Amministrazione.

A sostegno di tali richieste si dichiara lo stato di agitazione regionale della categoria.

La vertenza in oggetto prelude ad una iniziativa di sciopero da parte delle scriventi Organizzazioni Sindacali che sarà formalmente proclamata in esito alle procedure di raffreddamento che le SS.LL. sono tenute ad assicurare entro e non oltre il quinto giorno dal ricevimento della presente.

Comunicazione redatta ai sensi della legge 146/90 così come modificata dalla legge 83/2000 ed alla luce della delibera della Commissione di Garanzia Prot. n. 4052 del 22/6/2000.