626/94 nei Vigili del Fuoco ?

Al Comando di Roma è applicata con il metodo Braille!!!

 

 

 

 

 

Roma -

626/94 nei Vigili del Fuoco ? …è applicata con il metodo Braille!!!

Lavoratori, contrariamente a quanto affermato nell'O.d.G. n°11 del 11/01/2002, il Comando Provinciale non pubblica periodicamente i tabulati dei servizi di vigilanza, prevenzione, 626 e relativi corsi di formazione prestati o effettuati dai dipendenti.

 

Questa organizzazione sindacale infatti, a seguito di lamentele inerenti i succitati servizi e la gestione dei corsi 626, ha chiesto e continua a chiedere all'amministrazione per ogni tipo di servizio svolto, elenco dei nominativi, numero di addetti impegnati, numero di ore prestate, sede di lavoro con l'indicazione della qualifica ed elenchi del personale che ha dato la propria disponibilità a prestare tali servizi fuori dall'orario ordinario, straordinario e di turnazione (che deve essere effettuato come recita il contratto su base volontaria), proprio per garantire la verifica dei criteri di uniformità di trattamento, la rotazione tra i volontari e, consentire ai rappresentanti dei lavoratori di intervenire per correggere le storture, le idiosincrasie e le cosiddette anomalie.

 

Nonostante le reiterate richieste, come risulta anche nei verbali di contrattazione, a tutt’oggi non abbiamo avuto alcun elenco né come organizzazione sindacale né come lavoratori.

 

Pertanto l'O.d.G. dell’11 gennaio 2002, laddove istituisce due Commissioni di controllo, che a detta del Comando dovrebbero valutare le singole istanze prodotte dai richiedenti su possibili situazioni di sperequazioni di trattamenti sulla cadenza dei servizi svolti nell’anno 2001, diventa farsesco, perché invita i dipendenti ad avanzare delle istanze con il metodo Braille (cioè alla cieca) dal momento che risulta particolarmente azzardato intervenire in merito a delle questioni di cui non si può prendere visione dell’insieme.

 

Come è possibile verificare qualcosa che non si può vedere?

 

Tra l’altro le Commissioni, che comportano sicuramente un costo (se non altro perché distolgono il personale dal normale servizio d’istituto), non potevano essere attivate se non a seguito di contrattazione con le organizzazioni sindacali , qualora previste come tali nel contratto collettivo nazionale di lavoro di comparto o in quello decentrato di azienda. Non essendo previste da nessuna parte non si capisce a che titolo vengano istituite e, particolare non trascurabile, che cosa dovrebbero controllare, dal momento che è compito dell’amministrazione garantire una gestione equa e seria dei servizi in questione ed effettuare il controllo continuo per verificare il contemperamento tra le esigenze del Comando e le norme contrattuali che regolano il rapporto di lavoro dei singoli dipendenti.

 

A che servono e soprattutto a chi servono, le commissioni ingovernabili?

 

A nostro avviso l’unico vero scopo è quello di utilizzare a proprio piacimento la RSU (infatti è previsto l’inserimento di un componente della RSU - chi?-) ed esautorare le organizzazioni sindacali che invece, come stabilito dalle norme contrattuali, rimangono insieme alla Rappresentanza sindacale unitaria, titolari della contrattazione di livello locale.

Per tutto ciò invitiamo i colleghi a non produrre alcuna istanza perché avrebbero il solo scopo di sfogo-denuncia e non certo le finalità che falsamente vengono esplicitate dal Comando.

Com'è noto, il più delle volte chi ha il coraggio di denunciare qualcosa che non va, spesso si ritrova solo, quindi pensiamo che eventuali distorsioni o anomalie più o meno gravi, riscontrate nei servizi di cui sopra, devono essere segnalate alle organizzazioni sindacali e alla RSU nella sua interezza.

La RdB continuerà a richiedere i prospetti relativi a questi servizi, documenti fondamentali per verificarne la attendibilità dei criteri adottati dal Comando.