4 DICEMBRE 2003

Non c'è nulla da "festeggiare"

 

 

Torino -

Siamo quasi arrivati alla giornata dedicata alla nostra festa, non me ne voglia Santa BARBARA, anche se più di una volta ci mette una pezza, ma non c’è nulla di cui stare allegri.

E’ proprio di questi giorni la discussione della legge finanziaria dove, come tutti ormai saprete, si discute sulla delega alla modifica delle pensioni, modifica che a sentire il governo è necessaria per continuare ad avere ancora uno stato sociale, ma di fatto cancella diritti fondamentali acquisiti negli anni dai nostri genitori con lotte di piazza e a volte con la vita stessa.

La riforma non dovrebbe, egoisticamente parlando e di questi tempi il condizionale è d’obbligo, toccarci come categoria.

E meno male!……. Più di così?, le aspettative, per me e quelli della mia generazione, sono di salire sull’autopompa fino a 60 anni!…. Per adesso; senza neanche poter contare sul ruolo logistico dove confluire in caso di inidoneità fisica per mantenere i diritti acquisiti dopo anni di operatività.

Un’inidoneità dovuta semplicemente all’accanimento delle disgrazie della vita che potrebbero colpire chiunque……A già …dimenticavo, ai pompieri finché tocca al collega vicino non gliene frega niente ed è quindi inutile schierarsi e lottare perché ci venga riconosciuto qualcosa.

E che dire del contratto? E’ ormai scaduto da quasi due anni, vale a dire 24 mesi d’indifferenza nei confronti dei vigili del fuoco che se non annoverano qualche morto tra il personale non li considera nessuno, anzi…… passatemi il termine “non ci caga nessuno!!!”

Altro annoso problema sono i continui tagli che subiamo come categoria e che vedono comandi importanti come Torino impossibilitati addirittura ad effettuare la piccola manutenzione delle sedi di servizio, e quando dico piccola è proprio piccola, come ad esempio la sostituzione di lampade al neon fulminate e mai sostituite per mancanza di soldi senza poter neanche, a titolo di favore, contare su anticipi di materiale da parte dei fornitori perché siamo morosi da ormai troppo tempo. Oppure la sostituzione dei termoconvettori in alcune stanze del personale; a sentire il comando deve farlo il comune proprietario della struttura, ma rimane un fatto: “ci sono colleghi che stanno al freddo e al rientro da un qualsiasi intervento, notturno e non, non possono contare di trovare neanche un po’ di calore; come per esempio dopo un incendio dove si è tutti fradici d’acqua e infreddoliti fin dentro le ossa”, …..ah già questo rientra sempre in quel discorso che finché tocca al mio vicino!……..

I tagli oltre a colpire la manutenzione delle sedi colpiscono anche quella degli automezzi che se non fosse per l’ottima inventiva dei capi autorimessa e dei responsabili officina, ci avrebbero appiedati ormai da mesi visto il loro grave stato di vetustà.

E gli straordinari? Forse proprio perché tali sono costretti ad essere corrisposti con il contagocce; se non addirittura, visto il troppo tempo che passa da quando li effettui a quando ti vengono liquidati, non li ricevi neanche……tanto te li sei dimenticati!

Per non parlare poi della mancanza cronica di indumenti, dalle divise ai D.P.I., ogni volta che vai in magazzino a chiedere qualcosa ti viene detto che non ce n’é.

E alla luce di tutto ciò, e di molto altro che per opportunità di spazio non elenco, siete ancora convinti che dobbiamo festeggiare qualcosa?

Magari preparando un saggio per rallegrare e far fare bella figura alla nostra dirigenza?

Oppure schierando i mezzi migliori e mettendoci in parata con le divise stirate e i nuovi elmi ma con ”le pezze al culo!”

Passatemi questo paragone calciofilo: ”siamo come la Fiorentina calcio ovverosia falliti, ma con una differenza nessun sig. Della Valle ci salverà!”

E’ ora di far vedere se siamo veramente incazzati o se lo siamo solo a tempo, ossia dalle 8.00 alle 20.00 del turno diurno e dalle 20.00 alle 8.00 del turno notturno.

E SE ANCHE TU SEI ABBASTANZA INCAZZATO DA VOLER FAR CAMBIARE LE COSE ADERISCI ALLA RdB AIUTACI A REALIZZARE LE TUE ASPETTATIVE