217 - NESSUNA RIUNIONE

Nazionale -

Il tavolo tecnico per la revisione del D.L.vo 217-05  ha avuto un nuovo arresto: i lavori una volta per un motivo, una volta per un altro, si interrompono. Non possiamo certo gioire quando riusciamo a sederci a quel tavolo: sempre e comunque, non arriviamo a definire  nulla.

Vi avevamo informato che l’Amministrazione aveva sospeso  l’ultima riunione poiché non aveva disponibilità di Dirigenti (Prefetti) che potessero partecipare ai lavori.

Ve l’avevamo scritto allora, nessuno ci può accusare di inventarci oggi scenari inesistenti.

In quella riunione ci era anche stato garantito la ripresa dei lavori per il 19 maggio.

Aspettavamo la convocazione, non è arrivata, ma noi puntuali, fedeli alla nostra idea di sindacato, coerenti nel dover essere sempre in prima fila nelle rivendicazioni dei diritti dei lavoratori, ci siamo presentati al Dipartimento per capire cosa sta succedendo e che cosa ci aspetta.

Voci di corridoio ci informavano, da prima che il tavolo tecnico era stata sospeso perché alcune Organizzazioni Sindacali avevano dichiarato lo stato di agitazione; strana ed inverosimile spiegazione, visto che il 12 maggio eravamo stati convocati nonostante lo stato di agitazione fosse stato dichiarato il 5 maggio. La versione non tornava ed allora ecco subito pronta la seconda: l’entrata di un nuovo soggetto sindacale poteva bla bla bla. Ma di cosa stiamo parlando? Visto che si tratta di un tavolo tecnico? Un tavolo tecnico, dove OO.SS. avrebbero dovuto affrontare la discussione per arrivare ad un elaborato da inviare al confronto politico, quali problemi allora?

Vuoi vedere che adesso ci vogliono far passare per quelli che hanno paura di confrontarsi con  nuovi soggetti? Vuoi vedere che ci stanno incastrando per addossarci (ai sindacati) la colpa di una modifica che non si riesce a concordare?

Ma noi a questi giochi non ci stiamo. La verità non sarà forse che  l’Amministrazione non ha alcuna intenzione di chiudere i lavori perché non ci sono risorse, perché in questo momento se modifiche possiamo avere, devono essere a costo zero. Sapete di cosa parliamo? Di limature, di togliere qualche virgola qua e là, naturalmente senza che un quattrino possa entrare nelle tasche dei lavoratori.

Saremo di sicuro riconvocati, probabilmente ci chiederanno di concordare un elaborato, magari ci prometteranno che quando ci sarà la copertura finanziaria ne riparleremo.

Ora sicuramente per noi è venuto il momento di ripensare a come nel prossimo  futuro ci porremo nei confronti di questo argomento, ma è venuto anche il momento che i lavoratori prendano coscienza del momento che stiamo vivendo, che non credano a chi professa, al solo scopo di avere nuovi proseliti,  condizioni che non si realizzeranno.

Certo domani vi racconteranno che c’è la crisi, quella che ieri era stata superata e che oggi rispunta solo per non elargire nuove risorse ai lavoratori: la solita scusa che ci viene proposta quando non si vuole rinnovare un contratto di lavoro o quando ci si prepara a far passare qualche legge che modifica uno stato sociale che perde sempre più pezzi.