2003: Proposta di rilancio del Corpo nazionale
Le proposte della RdB richiedono il pieno sostegno dei lavoratori
Lavoratori,
la legge Finanziaria rappresenta per il Corpo nazionale un provvedimento di "lacrime e sangue". Il "gracile" tentativo di accontentare la categoria con lo stanziamento delle risorse economiche per gli specialisti per il contratto integrativo, rischia di essere una beffa se il Ministro della funzione pubblica non emanerà l'atto d'indirizzo all'ARAN per l'apertura immediata del contratto collettivo nazionale 2002-2005.
L'accordo del 4 febbraio 2002 non prevede il recupero dei salari sull'inflazione reale; infatti, in categoria è disprezzato anche da coloro che ne sono stati fautori e che oggi si rendono conto che i nostri stipendi non coprono più le spese mensili delle famiglie.
La RdB respingerà con forza il tentativo, tuttora in atto, di ridurre il potere contrattuale della categoria e di stravolgerne l'identità. Ci auguriamo che rivedano, anche alla luce dello scenario politico - internazionale di incertezza in materia di diritto, la loro scellerata ipotesi che ha prodotto in categoria un dibattito sterile e infruttuoso sulla collocazione contrattuale, impegnandosi per l'apertura immediata del rinnovo del contratto. Il Governo non ha dimostrato, nemmeno in questa occasione, di voler riconoscere l'attività svolta dal Corpo nazionale evitando di stanziare risorse economiche a favore del rinnovo del contratto e delle assunzioni di personale.
Per quanto riguarda le migliaia di persone in attesa di un'assunzione, la RdB avvierà nuove iniziative per porre al centro del dibattito la grave carenza d'organico e il perdurare dell'utilizzo di personale precario nelle attività di soccorso.
In questa settimana riapriranno i lavori Camera e Senato e, dall'agenda del Parlamento, compaiono nuovi provvedimenti atti a colpire ulteriormente i lavoratori: in primo luogo la questione pensionistica, che anche in quest'ultima Finanziaria non ha previsto nessun riconoscimento in materia di esposizione all'amianto e, tantomeno ha trovato soluzione il provvedimento che riguarda l'attività particolarmente usurante.
La RdB chiede a tutti i lavoratori di sostenere con forza le mobilitazioni delle prossime settimane per un rilancio del Corpo nazionale a partire dalla sua collocazione istituzionale: si fa un gran parlare di riforme, nulla si dice invece della necessità di riorganizzare il delicato sistema di protezione civile in questo paese. Il disegno di legge che prevede di inserire il Corpo nazionale dei vigili del fuoco alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, come componente fondamentale della protezione civile, ci porrebbe fuori da ogni tentativo di regionalizzazione, (come è previsto per altre amministrazione nel DDL Bossi), o la possibile militarizzazione della categoria.
Su queste proposte che rilanciano il Corpo nazionale chiediamo il pieno sostegno da parte dei lavoratori:
* per una nuova collocazione istituzionale da attribuire al Corpo nazionale
che garantirebbe al paese un sistema moderno di protezione civile;
* per una piattaforma contrattuale che prevede salari europei e stabilisce un nuovo ordinamento professionale;
* per l'assunzione in ruolo di nuovi vigili permanenti e la fine del precariato;
* per il riconoscimento di categoria particolarmente usurante che garantirebbe ai lavoratori l'esclusione dai provvedimenti restrittivi che il Governo intende approvare nei prossimi mesi.
Molto resta da fare in questa direzione, la nostra volontà e il nostro impegno possono mettere al centro del dibattito politico - sindacale le proposte avanzate, spazzando via così inutili schermaglie o dibattiti frutto di una mancanza d'identità e di programma, dando così spazio ai contenuti e al merito sulle scelte da fare.
Molto di tutto questo è possibile se lo vogliamo!