2 MILIONI DI LAVORATORI IN SCIOPERO GENERALE:
UN GOVERNO DI CENTRO-SINISTRA NON PUO’ IGNORARLI
Oggi 9 novembre 2007, oltre 2 milioni di lavoratori in sciopero e 400.000 in piazza nelle 25 manifestazioni che hanno accompagnato lo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base. Questi i primi dati registrati nella mattinata, che superano le previsioni delle stesse organizzazioni promotrici. Elevata la partecipazione nel settore dei trasporti locali ed aerei, con pesantissimi risentimenti negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa e città paralizzate. Alta l'adesione fra i metalmeccanici, con punte del 90% alla FIAT di Pomigliano e forte partecipazione a Melfi, anche in risposta al recente licenziamento di due delegati CUB. Alta anche la adesione in tutto il Pubblico Impiego, ed in particolare nella Scuola e nella Sanità. Da rilevare nelle manifestazioni la cospicua presenza dei lavoratori precari di tutti i comparti e dei coordinamenti degli studenti, dei centri sociali e dei movimenti di lotta per la casa. Nelle diverse manifestazioni organizzate vi erano anche i VIGILI DEL FUOCO, i quali dopo 22 mesi di contratto scaduto da poche settimane si sono visti rinnovare il contratto collettivo di lavoro, condizionato da accordi precedenti di cgil, csil e uil che hanno imposto paletti e regole capestri. Alla fine sono stati costretti a firmare e prendere quel poco che questo Governo "amico" ha messo a disposizione; a firmare un contratto al ribasso entro e non oltre il 31\10 altrimenti grazie al DL 159/07, del Governo Prodi, non avrebbero neppure preso gli arretrati. Ma l'RdB CUB sindacato conflittuale è prontamente sceso in piazza per chiedere risorse aggiuntive.
Abbiamo chiuso un capitolo; abbiamo azzerato il debito che lo Stato Italiano aveva verso i Vigili del Fuoco, ora apriamo un nuovo capitolo per il reperimento di risorse aggiuntive per un nuovo biennio economico, contro la trienalizzazione dei contratti e l'accordo del 23 luglio firmato anche dalla CGIL oggi ironicamente ribelle. Di fatto la sola RdB CUB è andata in piazza sia il 25 ottobre che il 9 novembre; gli "altri" proseguono nei giochi di potere alla scalata della leadership del nuovo partito centrista.