2 Agosto 1980 - 2 Agosto 2002

I vigili del Fuoco in piazza contro la militarizzazione

 

 

 

 

Bologna -

A 22 anni di distanza dalla strage delle stazione di Bologna, la RdB scenderà in piazza e parteciperà alla manifestazione indetta dall’associazione dei familiari delle vittime per chiedere verità e giustizia su questa e sulle tante stragi di cui attendiamo ancora di sapere mandanti, esecutori e fini.

Verità e giustizia che sono state coperte da depistaggi, muri di gomma, deviazioni di parte di apparati dello stato e dalla colpevole responsabilità dei vari governi che puntualmente ogni anniversario hanno promesso di rimuovere “ il segreto di stato” e mai l'hanno fatto.

 

Quest'anno le RdB non avranno una presenza esclusivamente "rituale" ma parteciperanno con una delegazione di vigili del fuoco che in questi ultimi mesi hanno promosso una mobilitazione per impedire che il Corpo nazionale sia trasformato in un corpo paramilitare.

 

Questa partecipazione vuole evidenziare che i vigili del fuoco devono essere sempre e solo al servizio della collettività, così come fu nei giorni della strage mentre oggi Il Governo Berlusconi ha espresso, nel DPEF, la volontà di estendere al personale del Corpo nazionale la disciplina propria delle Forze di polizia.

Tale provvedimento, oltre a cancellare diritti individuali e sindacali dei lavoratori, avvia un processo di trasformazione della Protezione civile in un progetto autoritario che assegna ai soli prefetti la competenza nell'ambito del soccorso.

Vorrebbero utilizzare i vigili del fuoco in operazioni di ordine pubblico snaturandone l'identità di operatori del soccorso e di protezione civile.

 

Per questo, invitiamo, tutte le lavoratrici e i lavoratori, le cittadine e i cittadini tutti a partecipare insieme ai vigili del fuoco alla manifestazione di commemorazione della strage, per chiedere verità, giustizia, democrazia … e per non dimenticare.

 

Invitiamo tutte/i a partecipare con i vigili del fuoco per bloccare una possibile svolta autoritaria del Governo Berlusconi attraverso la limitazione dei diritti democratici acquisiti dai lavoratori in anni di lotte.