15 Ottobre - tanti, troppi interrogativi veramente gravi.... in allegato una testimonianza.
Riportiamo un articolo di stampa : la lettera di una cittadina.
CRONACA / Scontri a Roma, la testimonianza di una catanzarese che c'era
Pascuzzo: "Attimi di paura, ma l'obiettivo della manifestazione era un altro"
Domenica 16 Ottobre 2011 - 11:4
Anna Pascuzzo, catanzarese rappresentante del movimento antirazzista,. Ieri era in piazza insieme ai tanti che avevano deciso di manifestare la propria indignazione per gli effetti della crisi economica e finanziaria mondiale. Anna Pascuzzo, oltre alla testimonianza di ciò che ha visto, sottolinea in alcuni tratti il comportamento, a suo dire, discutibile delle forze dell’ordine.
“Mamma sono qui e sto bene, nello spezzone dove sfilo io insieme a migliaia di altre compagne e compagni non sta accadendo nulla, stai serena Più o meno tutti i presenti abbiamo ricevuto ieri, 15 Ottobre, una telefonata da parte di madri allarmatissime, di amici cari che si preoccupavano che fossimo "tutti interi", di papà che tentavano di prendere la linea e in questi casi, in cui la folla riempie tutto, anche la linea telefonica diviene satura e respinge al mittente le chiamate. Quel che s'è visto in tv non è esattamente quel che è accaduto a Roma. Io c'ero e ho pertanto diritto di parola. Ero lì, insieme a centinaia di migliaia di persone, sembravamo, anzi eravamo un fiume di esseri umani, un fiume che straripava da ogni parte, un fiume che non ne può più di ricevere veleni, di essere una "discarica" dei potenti della terra, un fiume incazzato sì, ma non assassino, un fiume indignato ma mai devastatore – scrive Anna Pascuzzo - Ecco questo ero io, in mezzo agli altri ed esattamente questo è stato il corteo a Roma il 15 Ottobre scorso.
Ad un tratto però, ai lati di questo fiume si sono insinuati degli uomini incapucciati e con il volto coperto, molti di loro con caschi da moto in testa e con manganelli e spranghe in mano. Ora vi domando, lo domando a voi che da casa vedevate il finimondo: < come mai in una città "assediata" da ogni tipo di forza dell'ordine, carabinieri, poliziotti, finanzieri, Digos, uomini scelti dell'antiterrorismo ecc, ecc...vengono lasciati "passeggiare indisturbati" per un corteo di migliaia di persone, uomini irriconoscibili perchè col viso coperto e armati ?”. Anna Pascuzzo continua dicendo: “ Mi risulta che la legge italiana non consente ad alcuno di attraversare le strade col "volto mascherato", davanti ad una donna che porta il velo, ad esempio per motivi religiosi, molto spesso c'è un poliziotto che le impone di scoprirsi la faccia e le fa pure una multa salata per aver infranto le regole del nostro vivere civile. E allora come mai in una manifestazione in cui la partecipazione dei cittadini ha dimensioni incommensurabili, si consente ad una cinquantina di ragazzi, giovani e meno giovani, di attraversare un legittimo e pacifico corteo, coperti fino agli occhi, non "identificabili" e per giunta armati ? Li si è lasciati fare, credetemi e, mentre noi "civili", lì in mezzo, cercavamo di emarginarli e di intimargli di abbandonare il corteo, urlando loro parole di sdegno attraverso i microfoni dei camioncini portati apposta per far festa, per dire ad alta voce che questa crisi noi non la paghiamo. Arrivati a piazza San Giovanni e dopo aver compiuto molti danni ad auto e vetrine, quei vigliacchi "coperti" si sono sparpagliati nella folla e dileguati e gli altri "vigliacchi in divisa" che avrebbero dovuto per legge tutelare i partecipanti al corteo, si sono avventati contro le prime file con manganellate a tutto spiano e lacrimogeni. Ora torno alla domanda di prima e l'arricchisco con questa: chi sono i delinquenti che hanno compromesso la manifestazione ? Coloro che hanno rotto le "cose" ? O quelli che li hanno lasciati agire e poi se la son presa con gli inermi, rompendogli la testa a furia di manganellate ? Chi è più vile fra i due ? Certo, lo sono entrambi, ma provate a rispondere a quest'altra domanda chi restituirà i dieci anni di vita che le nostre madri hanno perso perchè spaventate a morte davanti alle televisioni deliranti ?”
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