Ripartiamo dalle lotte contro la finanziaria dei banchieri!

Per un sistema di protezione civile adeguato - Per sottrarsi dallo scippo della previdenza pubblica - Per l’assunzione dei precari!

 

 

Roma -

Lavoratori,

dopo l’accordo firmato da cgil, cisl, uil e sindacati autonomi, vi sarete accorti che non si parla più di contratto di lavoro, di salario né tanto meno di azioni di sciopero appropriate volte a rivendicare il diritto di arrivare con lo stipendio a fine mese ( la famosa quarta settimana) e vivere dignitosamente.

Sembra di vivere nel paese di bengodi, tutto si regge sulla propaganda di Stato e sindacale: il PIL sale, l’euro ci protegge, i prezzi calano e la competitività è l’unico rimedio per un futuro migliore.

Sventuratamente per tutti, sono ormai più di vent’anni che i risultati di queste politiche passano sulla pelle dei lavoratori cadendogli addosso come macigni. Grazie all’annullamento della scala mobile, alla concertazione, ai patti di Natale o per l’Italia che siano, voluti dal governo e avallati dalla triplice, ci ritroviamo con una Italia in piena stagnazione economica, con crescita zero e con le tasche di chi lavora sempre più vuote. La solita propaganda elettorale della politica italiana sbandierava in tempi non troppo lontani lo slogan “meno tasse per tutti” dimenticando di chiarire che le aliquote di trattenuta si abbassavano a discapito delle imposte, piccolo eufemismo per non dire che abbiamo maggiore spese sulla busta paga!

A ciò si aggiunga il consenso favorevole a livello europeo, da noi già anticipato valutando il contenuto dell’accordo del 27 maggio u.s., delle stesse organizzazioni sindacali su alcune direttive che prevedono l’annullamento dell’orario settimanale nonché l’assunzione di lavoratori provenienti da altri paesi europei senza tutele sindacali, Inoltre, si continua a sostituire il rapporto di lavoro fisso con quello precario.

Quanto stà accadendo nel corpo nazionale con l’approvazione della legge 252/04, avvalora la tesi di arretramento dei diritti sindacali nonché il conseguente peggioramento delle condizioni di lavoro, tale da cancellare in un sol colpo la contrattazione e dare carta bianca a chi brama di poter gestire gerarchicamente le attività lavorative.

Rimane pertanto necessario ripartire da una battaglia a favore della difesa del salario e dell’apertura di trattative serie sui contratti di lavoro le quali abbiano un ruolo decisivo e non partoriscano accordi truffa come quelli firmati in occasione dell’ultimo biennio economico del pubblico impiego. E’ farsesco chiamare i lavoratori ad ore ed ore di sciopero rivendicando aumenti salariali dignitosi e firmare poi accordi al disotto delle richieste aspettando la prossima finanziaria per sapere se ci sarà la disponibilità economica. Tale ritardo avrà sicuramente ripercussioni negative sull’apertura del CCNL 2006/2009 tanto che, nessuno sino ad oggi al di fuori della RdB-Cub, ne ha chiesto l’immediata apertura.

La RdB-Cub, invita tutti i lavoratori ad aderire al programma di rivendicazioni messo in campo per il prossimo autunno che si concluderà con lo SCIOPERO GENERALE, per stare fuori dalle compatibilità imposte dai patti sindacali e dai padroni e avrà l’obiettivo di lottare democraticamente contro il governo prima di essere completamente schiacciati dal risanamento delle finanze pubbliche.

Una battaglia molto più ampia la quale oltre che per i contratti, sarà contro una finanziaria che si appresta a nuovi tagli in settori socialmente indispensabili come la sanità, e che serva anche a difenderci dal saccheggio che si apprestano a operare sia sul sistema previdenziale sia sulla liquidazione.

Per evitare un nuovo patto sociale che opprima ancora i lavoratori unifichiamo le lotte dei precari e quelli dei lavoratori vigili del fuoco, tutti in piazza per rivendicare diritti eguali per tutti ed un modello di protezione civile in Italia con l’ organico giusto e tecnologicamente adeguato!