BASTA MORTI SUL LAVORO!

Lamezia Terme -

Oggi a Lamezia Terme un operaio è morto, cadendo da una impalcatura mentre lavorava.

La peggiore cosa che ci possa essere di fronte alla morte è l’indifferenza; eppure, sono così tanti, in tutta Italia, i morti sul lavoro che non fanno quasi notizia e anche nella nostra città, questa ennesima tragedia, è scivolata via quasi senza lasciare traccia: non una manifestazione, non una iniziativa, non una presa di posizione che portasse i cittadini tutti a riflettere su questi “omicidi bianchi” che si succedono senza sosta.

La vita nella città è scorsa normalmente e tutto ci è scivolato addosso.

Neanche di fronte alla perdita di una vita umana, c’è un cenno di autocritica sulle condizioni in cui sono costretti i lavoratori, sulla mancanza delle più elementari norme di sicurezza, sui massacranti turni di lavoro.

Questa lunga sequela di morti, non è frutto di una tragica fatalità, come viene detto in questi casi, ma del mancato rispetto delle norme poste a tutela dei lavoratori.

Tutto questo avviene seguendo sempre di più la logica del profitto e sempre meno quella dei diritti dei lavoratori.

Ne è la prova l’arroganza di Confindustria, visto che Montezemolo & Company nei mesi scorsi hanno sdegnosamente rifiutato il Decreto sulla sicurezza facendo in modo che venisse modificato, con la complicità di chi stava al governo, che ha ceduto, così, ancora una volta, alle richieste di una classe imprenditoriale che intende continuare a rischiare il meno possibile per le proprie continue inadempienze, e guadagnare sempre di più sulle pelle dei lavoratori.

Le RdB-CUB, nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia dell’operaio caduto sul lavoro, richiamano il movimento dei lavoratori a una ferma risposta contro chi, come Confindustria e Governi vari, vuole imporre ulteriori arretramenti in termini di diritti, di dignità, di sicurezza e di salario.