12 SETTEMBRE 2016 SOCCORSO PADOVANO AZZERATO

COMUNICATO STAMPA

Padova -

CITTADINI, LAVORATORI,


La nostra denuncia parte da lontano, in tempi non sospetti, ora siamo arrivati al punto del non ritorno.

Siamo pronti a dimostrare che tutte le riorganizzazioni imposte dalla politica, condivise con i Sindacati firmatari, hanno prodotto un blocco totale del sistema del soccorso.

Non sono più sensazioni, sono i numeri che parlano:

una squadra di cinque pompieri

tre supporti da due pompieri

Quasi 500000 abitanti (residenti e pendolari per studio o lavoro), protetti e cullati da 11 pompieri, il che significa che ogni soccorritore ha 45000 cittadini da curare, senza contare gli insediamenti produttivi, autostrade ecc.

Questi numeri rappresentano la fine dello stato sociale che il governo ha imposto al cittadino.

Comandanti che annaspano nelle normative, chiedono aiuto alla direzione regionale, unica responsabile dei centri di spesa dove si insediano dirigenti oramai lontani dal soccorso, abili contabili della spending review, senza obbligo di feedback del soccorso.

Il comandante di Padova chiede 1800 ore di straordinario, causate da un passaggio di qualifica che sottrae ulteriori 10 unità ad un organico già precario, tamponamento di una emorragia continua senza risposte dalle teste pensanti che hanno la penna oramai senza inchiostro per firmare il loro avallo.

USB il 14 settembre alle ore 10.00 sarà in presidio davanti alla prefettura di Padova per una denuncia forte e diretta alle istituzioni.

Cittadino sappi che l'alternativa non esiste se non quella della morte.

Con organici così ridotti, mezzi che si rompono lungo i tragitti di soccorso e uomini stanchi con una età media di 50 anni.

SE OGGI CHIAMI IL 115 E NON RICEVERAI SOCCORSO IN TEMPI RAGIONEVOLI O NON LO RICEVERAI PROPRIO, SAPPI CHE I POMPIERI DEL “CAMION ROSSO” SI SPINGERANNO OLTRE LE LORO POSSIBILITÀ, MA LA NOSTRA DIRIGENZA E LA POLITICA AVRANNO MACCHIATO DI SANGUE LA LORO CITTA CON LE LORO FIRME.