I POMPIERI, IL CORPO PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI!

Nazionale -

Ma da quali italiani? Solo dal popolo, solo dagli ultimi!

Il governo, l’amministrazione, la politica, lo Stato, amano i pompieri solo a parole, li sfruttano perché sono uno strumento, dei “carrier” che riescono a penetrare l’animo della gente e quindi quale occasione più propizia ed allettante farsi vedere e mettersi in mostra accanto a degli uomini sporchi di fango, dei pompieri distrutti dalla fatica ma con il sorriso ancora sulle labbra, il sorriso di chi è riuscito a fare del bene al prossimo.

In realtà la situazione del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco è tra le più drammatiche e vergognose di tutta Europa : i pompieri Italiani sono trattati come schiavi dell’era antica!

Mezzi insicuri frutto anche di acquisti avventati, oppure maltenuti o ultra stagionati;

Sedi di servizio-caserme fatiscenti, cadenti, putride, invase da animali di ogni tipo;

Mense obbligatorie di servizio, che sono una vera minaccia all’incolumità pubblica, tanto è che più volte ed in diversi comandi i pompieri sono finiti in ospedale intossicati;

Stipendi da fame e magre consolazioni da parte di alcuni dirigenti/politici/sindacalisti che “con i tempi che corrono sono già fortunati ad avere uno stipendio”;

organici ridottissimi, siamo in fondo ad ogni classifica nel rapporto abitanti/soccorritori;

dirigenti provinciali che per effetto del riordino sono stati trasformati da “Comandanti” il cui interesse doveva essere quello di gestire la macchina dei soccorsi, in “Manager” il cui compito è invece quello di gestire economie a discapito della sicurezza dei lavoratori;

età media altissima (siamo intorno ai 50 anni!);

senza neanche il riconoscimento della categoria di “lavoratori soggetti a lavoro particolarmente usurante” nonostante il lavoro notturno, al freddo o a temperature altissime, nonostante lo stress psico-fisico-emotivo, nonostante l’esposizione all’amianto che ha rappresentato per anni una materia per costruire i loro DPI e le attrezzature nonché i mezzi di soccorso, nonostante l’esposizione alle sostanze tossiche/nocive/radioattive, a polveri, fumi, vapori e gas;

tartassati nella loro vita privata e nel loro tempo libero, quindi di fatto esclusi da ogni misura di conciliazione del tempo di vita e di lavoro, e costretti a difendere nei tribunali quelli che sono diritti normalissimi per gli esseri umani,



EBBENE A TUTTO CIÒ SI AGGIUNGA CHE

SONO DIPENDENTI STATALI IN NERO DAL PUNTO DI VISTA ASSICURATIVO.



Se un pompiere si infortuna in servizio deve mettere mano al proprio portafoglio e pagarsi le spese (ticket. esami, accertamenti, farmaci, terapie).

Non hanno una posizione assicurativa INAIL e ne sono espressamente esclusi (vedasi nota dell’Ufficio Sanitario prot. n. 0018203 del 03/11/2015 a firma dott. Fortezza Pierluigi)

Non hanno una assicurazione stipulata da parte della loro amministrazione;

Non hanno più la polizza stipulata qualche anno fa con i loro stessi fondi da parte dell’O.N.A. (Opera Nazionale Assistenza) che è scaduta da anni e non è stata mai più rinnovata;

In alcuni casi gli viene negata la possibilità di stipulare una propria polizza assicurativa come sembra essere avvenuto nei comandi provinciali di Catanzaro e Crotone, ove le polizze stipulate dai singoli dipendenti individualmente già nel marzo scorso con assicurazioni convenzionate (nota prot. 0008888 del 13/03/2015 a firma dirigente Italia), non sono state attivate a causa di intralci burocratici causati dall’amministrazione!

ECCOLI

I PIÙ AMATI DAGLI ITALIANI,

sfruttati quando c’era da vendere le medaglie ricordo della Protezione civile, quando c’era da vendere delle polizze assicurative, sfruttati quando c’era da salvare l’Alitalia,

SEMPRE SFRUTTATI E MAI RIPAGATI!