SOLLECITO CHIARIMENTI MOBILITA' SATI

Nazionale -

Al Ministro dell’Interno

Onorevole Angelino ALFANO



Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Capo Dipartimento

 Prefetto Francesco Antonio MUSOLINO

 

Tramite:

Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento

Viceprefetto Iolanda ROLLI



Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

dott. Darko PELLOS

 

Oggetto:  Sollecito richiesta chiarimenti su mobilità Personale SATI del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Mobilità, assunzioni, trasferimento presso altra sede.

Facendo seguito ala nota prot. n. 149 del 07.09.2015 di codesta Organizzazione Sindacale, è con rammarico che alla data odierna, si constata un assordante silenzio dell’amministrazione in merito all’argomento in oggetto.

Questa Organizzazione, ormai un mese e mezzo fa, aveva richiesto chiarimenti sui criteri utilizzati da codesta amministrazione nella mobilità SATI definita nella nota prot. n. 2423 del 4/8/2015 della Direzione Centrale Risorse Umane - Ufficio III, con la quale si disponeva il trasferimento di personale SATI e, nel prendere atto di quanto disposto, evidenziava e sottolineava alcune anomalie riscontrate nei criteri applicati, richiedendo appunto urgenti chiarimenti e delucidazioni  in merito.

Nonostante la delicatezza dell’argomento e la platea di lavoratori coinvolti, a tutt’oggi l’amministrazione ha deciso di non spiegare anomalie e disuguaglianze create con quel provvedimento, poco “chiaro”.

L’occasione è colta per sollecitare contestualmente la problematica relativa al turnover dei lavoratori SATI, che per il periodo 2012-2015 (assai vicino ormai l’anticipo di turnover 2016, come per il personale operativo), ha visto il blocco delle assunzioni per il quale la componente amministrativa tecnico informatica del CNVVF ha risentito  delle unità lavorative che progressivamente sono diminuite per i pensionamenti o per “la fuga” di figure professionali di  lavoratori di qualifica superiore verso “lidi” che non contrastavano lo sviluppo della carriera professionale con possibilità di sbocco anche verso il mondo della “Dirigenza”.

In mancanza di chiarimenti e legittime motivazioni sulle problematiche esposte la nostra organizzazione si riserva di mettere in atto tutte le azioni necessarie, interessando gli organi preposti al giudizio di legittimità attraverso gli strumenti giuridici previsti.

Si resta in attesa di un cortese urgente riscontro.