LE SETTE SORELLE DELL'ELISOCCORSO CHE SI SPARTISCONO LA TORTA DELLA LIGURIA

Nazionale -

 

Una attività che riguarda la storia dei Genovesi e dei Liguri che forte della sua professionalità e competenza ha resistito sino ad oggi a tutti gli attacchi della politica che guidata dalla sette sorelle ha divorato nel nostro paese un servizio pubblico rendendolo privato con le relative conseguenze economiche.
Ciò che funziona nel pubblico ma non è regolamentato è obiettivo di un business sfrenato che giorno dopo giorno lo trasforma in privato, svendendo un bene della comunità e trasformando un diritto in un dovere economico verso una imprenditoria senza scrupoli che ha dimostrato, in questo settore, di muoversi come dei “narcotrafficanti” ricorda Nicola Gratteri Procuratore Capo di Catanzaro nell’indagine dell’appalto da oltre 100 milioni dell’Elisoccorso della Regione Calabria nel 2017.

Per Gratteri, Babcock e i dirigenti pubblici stavano pilotando il capitolato di gara per l’elisoccorso, un affare da 100 milioni, con i dirigenti della società di elicotteri che letteralmente dettavano il testo della gara ai medici. «È accaduto che degli imprenditori lombardi sono scesi in Calabria e hanno indotto dei funzionari, dei medici, a compiere dei reati, con un modus operandi tipico dei mafiosi», ha detto Gratteri, sottolineando come gli indagati si muovessero «con la stessa circospezione dei trafficanti di cocaina». Per gli inquirenti, Babcock voleva un bando «cucito addosso» che rendesse la sua vittoria sicura.
La stessa azienda che a inizio gennaio 2018, cioè pochi giorni prima che i suoi vertici finissero in galera, si è aggiudicata il ricchissimo appalto da 360 milioni per il “Servizio di gestione operativa e logistica della flotta Canadair CL-415 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile”,19 Canadair CL-415, dove c’è già una denuncia per turbativa d’asta dell’Ing. Giuseppe Spadaccini ex proprietario della Sorem, l’azienda che fino al 2010 aveva gestito i Canadair italiani.

Non è bastata la Maximulta da 67 milioni alle otto sorelle che per anni si sono spartite 197 milioni di appalti per i servizi antincendio boschivo, accordandosi per vincere gran parte delle 43 gare bandite da regioni e provincie, eliminare anche il più piccolo barlume di concorrenza ed estromettere ogni possibile avversario. Sono le otto società – Airgreen; Babcock Mission Critical Services Italia; Elifriulia; Eliossola; Elitellina; Heliwest; Star Work Sky; Air Corporate – che per un quindicennio si sono divise il ricco mercato dei servizi antincendio boschivi (cosiddetti AIB).
L’Autorità garante per la concorrenza, che le ha appena condannate a una multa di oltre 67 milioni di euro complessivi – per intese anticoncorrenziali. Secondo l’Agcm, non solo le società si accordavano per non farsi concorrenza, ma si presentavano alle gare sempre unite in Ati (Associazione temporanea di imprese), riuscendo a vincere gli affidamenti con «ribassi sovente prossimi allo zero o comunque di entità ridottissima».
Non è bastato il Tar Liguria che ha sospeso la gara per il servizio Elisoccorso messo al bando dalla Regione Liguria guidata dal Governatore Toti.

Per questi motivi il sottoscritto Stefano Giordano e Costantino Saporito in qualità di Cittadini e Vigili del Fuoco abbiamo depositato il 18 giugno un esposto alla Procura di Genova per rendere trasparente la vicenda Ligure dove il Dipartimento sembra aver gettato la spugna e talvolta con operazioni poco trasparenti…la tavola sembra già esser apparecchiata da tempo per trasformare un servizio pubblico dei Cittadini in un business per privati, dove l’aumento dei costi è consolidato dall’analisi in altre regioni.
Trovare un servizio garantito 360 giorni all’anno al costo di 1,8 milioni di Euro è impossibile nel nostro paese con un equipaggio unico a livello Europeo, due piloti, uno specialista, due sommozzatori, due aereosoccorritori e il personale medico del 118.

Una veloce analisi e storia del servizio serve per comprendere meglio la storia del Nucleo Elicotteri VVF di Genova.
La collaborazione tra personale medico infermieristico e la componente tecnica dei Vigili del Fuoco, hanno permesso la nascita sin dagli anni novanta, di un servizio, ritenuto tutt’oggi un fiore all’ occhiello e riconosciuto a livello europeo di un servizio pubblico integrato che ha permesso il salvataggio e l’assistenza al cittadino con più di quindicimila interventi dalla sua istituzione..
Nasceva negli anni novanta il primo soccorso HEMTS (helicopter emergency medical technical service), ovvero un soccorso svolto con elicottero in grado di trasportare un primo presidio medico infermieristico ed una componente tecnica altamente qualificata in grado di operare in qualsiasi scenario di incidente: zona impervia, marittimo, stradale, ferroviario, a 360 gradi.

Le competenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sul soccorso pubblico, sono sancite dal Decreto legislativo dell’8 marzo 2006 n°139, tramite l’art. 24, comma 1: Art. 24. Interventi di soccorso pubblico.
Il Corpo nazionale, al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone e l’integrità dei beni, assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell’immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse strumentali, ed al medesimo fine effettua studi ed esami sperimentali e tecnici nello specifico settore.
Per l’efficace svolgimento dei propri compiti d’istituto, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si avvale di una forte integrazione tra la propria componente aerea e tutte le altre sue componenti quali, sommozzatori, soccorritori speleo alpino fluviali (SAF), unità NBCR (nucleare batteriologica chimica radiologica), unità cinofile, unità speciali di ricerca sotto le macerie (USAR), soccorritori acquatici, operatori di mezzi nautici, operatori di mezzi pesanti e di macchine movimento terra, tecnici delle telecomunicazioni, tecnici informatici e tutte le altre specializzazioni del Corpo.

E’ grazie a questa integrazione che, nel soccorso tecnico urgente,si assicura una risposta complessiva a 360°, rapida, efficace e professionale; un risultato che non sarebbe possibile ottenere da alcun provider del soccorso all’infuori dei Vigili del fuoco.
Il personale dei Vigili del Fuoco facente parte del Servizio Aereo del Dipartimento VVF al fine di ottenere e mantenere un elevato profili professionale, è regolarmente sottoposto a corsi di formazione teorici e pratici. Corsi che vengono organizzati a livello centrale con enti d’importanza Nazionale come l’Aeronautica Militare o Leonardo (AGUSTA).
A maggiore garanzia di professionalità il personale impiegato nel comparto Aereo VVF oltre alle visite mediche quale lavoratore VVF deve sottoporsi a ulteriori controlli medici presso l’Aeronautica Militare.
Tutte le missioni di soccorso prevedono SEMPRE l’impiego a bordo di due piloti al fine di garantire un ulteriore sicurezza del volo.

La maggioranza dei piloti VVF ha frequentato corsi IFR (instrument flight rules) per poter condurre l’elicottero in condizioni di scarsa visibilità ed effettuare attività notturna, ma necessitano di continua attività addestrativa operativa per poterne mantenere costantemente i requisiti.
Quindi, ad oggi gli equipaggi impiegati per missioni di soccorso, sono sempre composti da un numero minimo di sette persone tra cui: n.2 piloti di condotta, un tecnico di bordo (per eventuali manovre al verricello), un medico ed un infermiere ( per quel che concerne la parte sanitaria) e due operatori VVF con capacità specifiche scelti alla partenza della missione, che siano in grado di operare nello scenario ambientale richiesto dalle sale operative e dal NUE.

Per i trasporti intraospedalieri regionali ed extraregionali, la componente degli equipaggi viene ridotta a cinque unità: N.2 piloti di condotta , un tecnico di bordo e la componente Sanitaria di medico ed infermiere.
Parlando degli aspetti economici della Convenzione tra Vigili del Fuoco e Regione Liguria risultano altamente vantaggiosi per la spesa di Sanità pubblica.
I costi annui si aggirano tra 1.800.000 /2.000.000 euro l’anno per lo svolgimento del servizio in tutta la Regione svolto dai VVF, mentre per il solo svolgimento di attività HEMS (trasporti intraospedalieri) la Regione Liguria sarebbe stata disposta a sborsare circa 4.500.000 euro annui a un soggetto privato, se il bando di gara non fosse stato di fatto giudicato invalido dal TAR.

La Convenzione Elisoccorso Regione Liguria Vigili Del Fuoco è di fatto scaduta il 31 dicembre scorso, in questo momento il Servizio è svolto con proroga scritta, sino al prossimo 31
dicembre, anche se fonti molto attendibili denunciano la mancanza delle firme da parte dei soggetti sopracitati (regione liguria, vigili del fuoco) che garantiscano la validità in toto del documento in caso di contenziosi amministrativi legali tra le parti.
Basta volerlo, basta conoscere i propri diritti per fermare questa scellerata privatizzazione del pubblico che funziona e purtroppo la sanità in liguria è piano piano smantellata per un’idea falsa che il privato è meglio del pubblico… lasciate stare i pompieri che volano sulle teste dei liguri… loro sono angeli del soccorso e proteggono tutti i giorni il territorio.

Il primo elicottero con personale medico arrivato dopo il crollo del ponte morandi era rosso e bianco….