LETTERA APERTA A SUA SANTITA', PAPA FRANCESCO

Catania -

A Sua Santità, Papa Francesco

Santo Padre,

a scriverle queste parole è Carmelo Barbagallo, sindacalista catanese, ma soprattutto vigile del fuoco, le sue parole di apprezzamento ai vigili del fuoco all'Angelus mi hanno spinto ad inviarle queste parole.

In questi anni, tantissime sono state le emergenze che ci hanno visto in prima linea e riteniamo che non sia giusto che dopo ogni funerale ed ogni grande emergenza, i vigili del fuoco vengano snobbati, non abbiamo più bisogno di ricevere pacche sulle spalle, vogliamo fatti concreti e non promesse. Santo Padre, lei è rimasto l'unico a poter dare un segnale in favore della sicurezza, la salvaguardia e la prevenzione dei soccorritori e della popolazione.
Noi Vigili del fuoco siamo presenti ogni giorno, 24 ore su 24. Siamo pronti ad intervenire per ogni emergenza e catastrofe. Noi purtroppo non abbiamo nessuna copertura assicurativa, non abbiamo nessun riconoscimento delle malattie professionali e spesso e volentieri, siamo costretti a pagare le spese sanitarie di tasca nostra. Nonostante il nostro spirito di abnegazione, che ci viene più volte riconosciuto, siamo dopo il primo risalto mediatico, totalmente abbandonati a noi stessi. Abbiamo infatti il fuoco che ci scorre nelle vene, tanto spirito altruistico e patriottico che ci porta in prima linea davanti al pericolo, per la salvaguardia del singolo cittadino e della collettività. Ma se ci facciamo male o se ci ammaliamo restiamo soli.

Santo Padre, noi  Vigili del Fuoco siamo i meno pagati rispetto gli altri corpi dello Stato, ma non per questo ci sottraiamo al nostro dovere al servizio della gente, quella gente che ci chiama <<ANGELI >>, quegli Angeli snobbati dalla politica che fa capricci a scapito degli ultimi.

L’Italia è un territorio ad alto rischio sismico, ambientale ecc...... serve investire sui Vigili del fuoco, ormai la Repubblica Italiana è fondata proprio sui soccorritori. Auspichiamo che le nostre parole siano ascoltate almeno da lei sua Santità, Uomo di grande fede, personalità ed umanità. Mai più di oggi la sfiducia del corpo più amato dagli italiani è così alta.

Sua Santità, la saluto ricordando che noi Vigili del fuoco, non pretendiamo stipendi da parlamentari o da dipendenti della camera, ma stipendi dignitosi.

Ad ogni emergenza (oggi, gli allerta per lo Stromboli, nuovo Sisma centro Italia, sisma di Santo Stefano in evoluzione, cambiamenti climatici improvvisi, dovrebbero fare riflettere, ed invece...) tutti lì a volerci dare un premio, una pacca o una benemerenza “a pagamento” o pazienza. Passato l'evento, le parole se ne vanno via come il ventoe rimangono solo le poche tutele, lo stesso stipendio e le tante promesse, quelle che siamo stanchi di sentire.

Rattoppiamo le attrezzature e i mezzi con le nostre mani. Siamo noi gli eroi dell'evento...... ma una cosa non è da dimenticare caro Santo Padre <<SIAMO UMANI>> abbiamo emozioni, quelle emozioni che ti porti nella vita dentro.

Ma una cosa è sicura, Sua Santità, NOI SIAMO I VIGILI DEL FUOCO ! GLI ANGELI DELLA GENTE!


Con ogni migliore augurio a Sua Santità, cordialmente.