ELISOCCORSO ACQUATICO, ESCLUSIONE SOMMOZZATORI DAL TAVOLO DI LAVORO

Nazionale -

 

Al Ministro dell'Interno
On. Matteo SALVINI

Al Sottosegretario di Stato all'Interno
On. Stefano CANDIANI

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Salvatore Mario MULAS
 
Tramite:                            
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI


Oggetto: elisoccorso Acquatico, esclusione Sommozzatori dal tavolo di lavoro.

Quando si parla di Elisoccorritore acquatico, non bisogna dimenticare che la figura professionale altamente specializzata nei Vigili del Fuoco per ogni tipo di intervento, in ambito marittimo, lacustre e fluviale è quella dei SOMMOZZATORI.

Soprattutto perché TUTTI i SOMMOZZATORI sono abilitati, grazie alla specifica formazione, all’impiego a bordo degli aeromobili come membri dell’equipaggio di soccorso nelle missioni di istituto nazionali ed internazionali e tale impiego può essere di tipo continuativo, prestando servizio direttamente presso i Nuclei Elicotteri VVF, sia di tipo non continuativo ed in questo caso viene garantito il soccorso tecnico urgente con apposito rendez-vous tra il mezzo aereo ed i Sommozzatori in servizio.

USB chiede che nel gruppo di lavoro per la regolamentazione delle attività di impiego del personale specialista elisoccorritore, vista l’alta specializzazione, lo staff didattico dei Sommozzatori faccia parte integrante e di coordinamento per le attività di soccorso acquatico.

USB ricorda che esiste già il “Manuale Operativo per Elisoccorritore acquatico”, e lo stesso è il risultato del lavoro di una specifica Commissione istituita con Decreto Dipartimentale 11/3708/N del 19/05/05 e di un Gruppo di Istruttori Sommozzatori Esperti a supporto della commissione stessa. Nello stesso manuale vengono definite le linee guida per ogni tipo di intervento in ambito marittimo, lacustre e fluviale (Soccorso di superficie, Soccorso in frangente sottocosta, Automezzo nel fiume\porto\canale, Soccorso persona in scenario alluvionale, ecc...), ed allo stesso tempo il tipo di caricamento dell’aeromobile e l’equipaggiamento del soccorritore in base allo scenario.

USB rimarca che gli ultimi tagli alla spesa pubblica hanno ridotto le piante organiche e decretato la chiusura di alcuni Nuclei Sommozzatori, mentre altri sono stati posti “sotto osservazione” e quindi non ricevono più nuovo personale, non fanno più corsi di formazione e la stessa manutenzione tecnica è ridotta al minimo, ovvero sono destinati ad agonizzare. Il paradosso è che questi nuclei gravano su territori che la stessa Amministrazione classifica al più alto rischio acquatico. Pertanto USB chiede lo sblocco delle piante organiche di tutti i Nuclei per rinfoltire le sedi di Nucleo, soprattutto quelle che hanno una sede del Nucleo Elicotteri nelle vicinanze per alimentare il servizio di elisoccorso acquatico, riabilitare i nuclei posti “sotto osservazione” e riaprire i tre nuclei chiusi e quindi sollecitare nuovi corsi d’ingresso, per reintegrare le carenze attuali e previste.

USB ha già visto da parte di questa Amministrazione, il taglio degli Istruttori Sommozzatori durante l’ultimo Corso Basico a discapito della sicurezza di tutti gli operatori e non accetta che si parli di Elisoccorso acquatico, depauperando la professionalità di TUTTI i Sommozzatori senza coinvolgere lo Staff didattico dei Sommozzatori nel tavoli di lavoro.

Per quanto sopra esposto, data la delicatezza dell’argomento, rimaniamo disponibili per un confronto costruttivo verso un giusto riconoscimento della specializzazione dei Sommozzatori.