INFORTUNIO SUL LAVORO

I VVF NON HANNO RICONOSCIUTO IL LAVORO USURANTE A RISCHIO

NON HANNO RICONOSCIUTO L’INAIL

LE PACCHE SULLE SPALLE, I SELFY E LE LACRIME DI COCCODRILLO NON SERVONO

Alessandria -

Dobbiamo, con profonda rabbia e dispiacere, occuparci nuovamente di un gravissimo infortunio che nella serata di ieri ha coinvolto due fratelli del distaccamento di Novi Ligure del Comando provinciale di Alessandria.

Le prime notizie parlano di due Vigili neo assunti, con meno 14 anni di servizio, gravemente feriti durante le operazioni di spegnimento di un sottotetto di una palazzina, abbiamo notizie di gravi ustioni alle mani, collo e viso, sperando che con il passare del tempo la situazione sia meno grave di quanto sembra al momento, rivolgiamo un augurio di pronta guarigione ai due nostri fratelli.

Siamo sicuri, che la dirigenza, provinciale, regionale e nazionale, saprà essere presente e parte attiva nel sostenere e aiutare questi nostri fratelli e non avrà come unico scopo quello di individuare l’ennesimo capro espiatorio su cui buttare la croce.

Non possiamo e non vogliamo, però, nascondere la rabbia per quanto accaduto, perché ci chiediamo immediatamente quale protezione ci diano i DPI, che quotidianamente indossiamo e impieghiamo nei numerosi interventi; rabbia che aumenta pensando che adesso i due Vigili del Fuoco, una volta dimessi dall’ospedale, si troveranno ad affrontare le spese per terapie lunghe e costose, sì perché lo ricordiamo ai più distratti, i Vigili del Fuoco non hanno copertura INAIL e neppure il riconoscimento di categoria speciale.

Ci viene da piangere nel leggere in questi frangenti, altre OO.SS. che chiedono la riapertura del contratto ed il riconoscimento dell’assicurazione INAIL, quando negli ultimi anni e negli ultimi mesi, sempre loro, ne hanno avuto la possibilità ma hanno firmato le “peggio cose”, normative ed economiche, l’ultimo contratto è la prova provata di un loro fallimento sindacale in quanto si sono, ahi noi, scordati della parte normativa di cui solo ora rimpiangono con lacrime di coccodrillo, per rincorrere la strada più facile dell’equiparazione con altre categorie di lavoratori, ecco qui sta il punto: “altre”, non facciamo altro, anzi SIAMO ALTRO, quindi dobbiamo essere riconosciuti per quello che facciamo quotidianamente.

Da anni, inascoltati ed in perfetta solitudine, chiediamo l’apertura del contratto, in modo particolare la parte normativa; INAIL per i Vigili del Fuoco, in modo da avere sia una copertura nel momento in cui subiamo degli infortuni sia per poter, finalmente, avere degli studi sulle malattie professioni che colpiscono i Vigili del Fuoco; DPI qualitativamente idonei ed in numero adeguato alle necessità dei Vigili del Fuoco; assunzioni; una formazione adeguata, in modo particolare al momento dell’assunzione, alla realtà che tutti i giorni affrontiamo.

Rinnoviamo nuovamente la vicinanza ai nostri fratelli così duramente colpiti, con gli auguri di una pronta guarigione, in modo da vederli quanto prima nuovamente vicino a noi; auspichiamo che questo ennesimo grave infortunio serva, almeno, a incominciare a guarire anche il CNVVF, da troppi anni gravemente ferito.