LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI DEI PESCI: LA MIRACOLOSA GRADUATORIA DEI CS 2018

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Come ci capita spesso, siamo stati profeti, avevamo denunciato non più di un mese fa, la possibilità che le graduatorie dei CS potessero essere sballate, per vari motivi. “L’amministrazione dei miracoli” ancora una volta è riuscita a mandare tutto in farsa: ci riferiamo alla graduatoria dei capi squadra 2018: da più parti del territorio ci arrivano segnalazioni di anomalie nella graduatoria, lavoratori che si sono visti scavalcare da altri senza che risultassero corsi aggiuntivi o diplomi, misteri della fede che non trovano riscontro, se non nella solita incapacità dell’amministrazione nel gestire i passaggi di qualifica, forse anche nella furbizia di qualche singolo che confida nello scarso controllo dell’amministrazione, chiaramente anche il lavoratore che onestamente ha dichiarato i propri corsi, trovandosi balzato avanti nella graduatoria si guarda bene dal protestare. Quale che sia l’origine, si è assistito alla moltiplicazioni dei punteggi, con diplomi triennali, valutati come quinquennali, corsi da una settimana, valutati come corsi da due o più settimane.  La farsa si diceva è compiuta, ma il capolavoro è quello di far uscire la graduatoria venerdì, dopo un mese di annunci di prossima uscita, dando tempo fino a lunedì, si legge “tassativamente”, per poter contestare il proprio punteggio. Si dovrebbe riderci su, perché è proprio tutto da ridere, se non fosse che c’è gente che aspetta da oltre venti anni il passaggio di qualifica e di ridere non ha più tanta voglia.

E’ l’ennesimo fallimento dell’idea che questa amministrazione ha del Corpo Nazionale, si propaganda la meritocrazia e nei fatti si conferma il trionfo dell’idiozia. In questi anni, soprattutto dopo la riforma del 2004, si è assistito alla vanagloriosa ascesa di personaggi che si sono avvicendati alla direzione del Corpo, uno più mediocre dell’altro, i passaggi di qualifica sono un problema, ma niente in confronto a come si seleziona la nostra classe dirigente, il pesce puzza dalla testa.

La USB farà il possibile per bloccare il concorso in atto, per ristabilire le regole, chiedendo controlli a tappeto sui punteggi e sui diplomi.