RICHIESTA URGENTE D'INTERVENTO SUL DISPOSITIVO DI SOCCORSO ETNEO

Catania -

Al Ministro dell'Interno
On. Matteo SALVINI  

Al Sottosegretario di Stato all'Interno
dott. Stefano CANDIANI

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Salvatore MULAS

Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Alla procura della Repubblica di Catania

Al prefetto di Catania
Dott. Claudio SAMMARTINO

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
Dott.Ing. Fabio DATTILO

All'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
Dott.ssa Silvana LANZA BUCCIERI

Al Direttore Regionale per la  SICILIA
Dott. Ing.  Gaetano VALLEFUOCO

Al Comandante Prov. VV.F di Catania
Dott. Ing. Giuseppe VERME


Oggetto: RICHIESTA URGENTE  D’INTERVENTO SUL DISPOSITIVO DI SOCCORSO ETNEO


La cronica carenza di personale operativo e amministrativo (più di 128 unità) in tutta la provincia, evidenziano una problematica già ampiamente affrontata da questa O.S. con varie missive e vertenze, Nazionali, Regionali e Provinciali.

La realtà operativa catanese è, tra le più complesse d’Italia, per la presenza di insediamenti industriali di terziario avanzato, di un moderno aeroporto, quarto nel paese per traffico passeggeri e merci, di un ambito portuale passeggeri e merci e a ciò si aggiungono rischi non indifferenti che incombono sul territorio.

Catania, è definita ad alto rischio Ambientale, sismico e vulcanico (più alto d’Europa).
Gli ultimi accadimenti, cioè alluvioni, terremoti e cambiamenti climatici improvvisi, hanno evidenziato la forte criticità, anche derivata dalla carenza, ormai cronica, di uomini e mezzi.

Con la presente, la USB VVF Catania, solleva un’altra criticità chiedendo un urgente potenziamento degli organici dei Vigili del Fuoco etnei. Uomini instancabili che si spendono senza eguali per soccorrere la popolazione, ma con dei limiti: 1 vigile ogni 1.500 abitanti media europea, contro 1 vigile ogni 16.000 abitanti in Italia.

Le continue emergenze (oggi 12 Marzo 2019 l'ennesima) e in aggiunta alle “normali attività di soccorso estive” (oramai prassi consolidata) dimostrano una povertà numerica e un gravoso carico di lavoro, sempre e solo in capo agli stessi lavoratori (tra i primi in Italia come interventi pro-capite). La nostra è una professione, atipica, particolarmente ed altamente usurante, ma non è riconosciuta!

Oltre ad essere sottodimensionati, abbiamo un parco mezzi e attrezzature vetusto ed insufficiente, non esistono più le sezioni operative o, quantomeno, quelle esistenti, sono numericamente insufficienti.

Le sedi VVF (molte delle quali fatiscenti) dislocate sul territorio, sovente non collegano i luoghi di competenza nei famosi 20 minuti tempi stabiliti, causa la particolare morfologia territoriale; abbiamo la necessità di aumentare le sedi dislocate su tutto il territorio  Palagonia CT (deve essere aperta immediatamente), Dist. Sud CT (individuare nuova sede, quella esistente è ubicata in una zona gialla e !in ha, acqua potabile), completare l'organico del nucleo sommozzatori e riclassificare le sedi in base al numero di interventi è cosa ormai indispensabile.

RICORDANDO CHE ATTUALMENTE nel comando di Catania esistono  solamente  distaccamenti SD3 e come abbiamo ampiamente detto, sono sottodimensionati, cosa che la statistica degli interventi, ampiamente dimostra, è ormai necessario riclassificare le sedi.

Necessità un potenziamento di  istruttori, da destinare alla formazione per consentire il completamento dei vari nuclei specialisti nel comando e i mantenimenti professionali re-training. Non è più ammissibile essere penalizzati due volte, per le carenze e, di conseguenza non si può estrapolare personale per la formazione, causa rischio chiusura sedi.

Le autopompe (APS) mezzo portante dei vigili del fuoco, attualmente siamo totalmente al collasso, tante sono a mezzo servizio, ne servirebbero il doppio, adeguate al territorio (nuove e non usate da altri comandi, sarebbe pressoché inutile).
Autoscale, siamo messi in condizioni di rischio perenne, per la vetustà e l’usura delle stesse……Le autobotti, bisognerebbe completare la distribuzione per sostituire le Atego Mercedes.

Furgoni, autovetture, mezzi boschivi, mezzi anfibi ed alluvionali, mezzi usar e di uso quotidiano, sono numericamente insufficienti.
Il settore navale necessita di un’imbarcazione efficiente, ed il personale, finalmente deve trovare una giusta collocazione, ed essere incentivato, non demotivato come attualmente è.

Spesso lo stesso personale (nautico), viene usato impropriamente, in atto ci sono varie vertenze e diffide, che non hanno trovato seguito a causa del  sottodimensionamento del comando, si Chiede un intervento serio, atto a risolvere la problematica.

Non ultimo come criticità e difetto, ci teniamo ancora una volta a segnalare che, anche l’ultima circolare emanata sulla distribuzione del personale nei territori, penalizza ancora una volta la Sicilia e, soprattutto Catania.

In particolar modo, segnaliamo  rimaniamo perplessi, sull’osservazione del nucleo sommozzatori di Catania, a seguito dell’emanazione della circolare EM08/2015 nella quale di fatto viene assegnato l’organico sommozzatori per tutti i nuclei d’Italia da 14 a 28 unità, si fa presente che, a nostro parere dette assegnazioni sono state fatte in maniera errata, le statistiche parlano chiaro, in quanto: Catania ha un assegnazione di n°14 unità e tante altre realtà con territori meno ostici 28.

La differenza sta nel fatto dei numeri abitanti a cui prestare soccorso, mentre Catania ha un’utenza di circa tremilioni di abitanti( facciamo riferimento a tutte le provincie di pertinenza).
Facendo una statistica accurata, si evidenzia da tempo, come il nucleo di Catania espleta più soccorsi a persona come nucleo,ribadiamo, di altre realtà meno a rischi, ciò non toglie che, non devono essere declassificate le altre, ma incentivate quelle ad alta densità di statistica, oltre a ricordare la peculiarità del territorio etneo: rischio idraulico, vulcanico, sismico, terzo aeroporto per traffico passeggeri, ecc….ma questa è notizia già nota.

Il potenziamento del nucleo etneo, vista l’analisi statistica (che parla chiaramente, stesso discorso vale per il comando di redatta dall’ufficio Catania)  SAPACRASSDCEST, risulta indispensabile ed urgente per dare una risposta alla evidente richiesta di soccorso nel territorio di competenza.

Sarebbero molte le richieste per un territorio così importante, ci auspichiamo che, l'ennesima missiva possa essere di auspicio per un territorio unico per peculiarità che negli anni” è stato sottodimensionato “ mettendo a repentaglio l'incolumità, dei soccorritori, della popolazione.

In attesa di riscontro, si porgono cordiali saluti.