MOBILITÀ INTERNA PERSONALE VIGILE DEL FUOCO DI SESSO FEMMINILE

Milano -

 

Al Comandante Prov. VVF di Milano
Dott.Ing. Carlo Dall’Oppio

 


Oggetto: Mobilità interna personale Vigile del Fuoco di sesso femminile.

 


Questa OS è venuta a conoscenza di un fatto increscioso, che con stupore non pensavamo potesse riaccadere a distanza di quasi diciotto anni, in un Comando che da anni si vanta come modello virtuoso dell’accoglienza e che sembrava aver dato una risposta dignitosa a questo problema.
Ci è giunta voce della lamentela di una collega Vigile del Fuoco, che con l’ultima mobilità interna del personale (O.D.G. 5 del 6 febbraio 2019) si è vista rigettare dal Comando la sua domanda di mobilità interna, adducendo la scusa che nelle sedi di servizio scelte dalla stessa non sussistano le possibilità di accoglienza per il personale di sesso femminile.
Come OS siamo profondamente indignati e riteniamo questa decisione un grave atto discriminatorio nei confronti della dignità e della morale di tutti i lavoratori, ma soprattutto nei confronti delle colleghe che tutti i giorni dimostrano un forte senso di appartenenza al Corpo Nazionale e che nel 2019 purtroppo si trovano ancora una volta a dover lottare per abbattere quelle barriere architettoniche basate su uno stereotipo di genere e sui ritardi di una amministrazione carente.
Come OS, già in passato abbiamo dovuto tutelare in diversi Comandi le colleghe discriminate e come sempre abbiamo fatto chiediamo un intervento significativo del Comandante e che vengano attuati una serie di sopralluoghi da parte del R.S.P.P e Medico Competente del Comando per esaminare le caratteristiche dei locali e dei relativi servizi di tutte le sedi per l’utilizzo del personale femminile, al fine di valutarne l’idoneità o gli eventuali adeguamenti che vadano ad ottemperare l’Allegato IV Dl 81/08, che definisce in maniera chiara ed esaustiva rispetto al passato quali siano i requisiti dei luoghi di lavoro.
Nell’attesa degli eventuali adeguamenti delle sedi di servizio, sarebbe auspicabile l’assegnazione della collega nella sede richiesta per la mobilità, poiché l’unico ambiente che non può essere condiviso contemporaneamente con il personale maschile è lo spogliatoio (All. IV Dl 81\08 1.12.2) a cui si può sopperire assegnando temporaneamente una cameretta, invece per l’utilizzo dei servizi igienici assistenziali l’All.IV Dl 81/08 1.13.2.2 consente l’utilizzazione alternata delle docce tra il personale di sesso diverso e per quanto riguarda l’utilizzo dei gabinetti e lavabi non ci risulta che i distaccamenti non siano dotati della possibilità di accessi separati.
Per quanto sopra esposto, data la delicatezza dell’argomento, si resta in attesa di una Sua pronta risposta e delle opportune delucidazioni da parte del Comando.