POTENZIAMENTO ORGANICO, MEZZI E SEDI

Palermo -

Al Ministro degli Interni
On. Matteo SALVINI


Al Sottosegretario di Stato all’Interno
Sen. Stefano CANDIANI


Al presidente della Regione Siciliana
On. Nello MUSUMECI


Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Prefetto Bruno FRATTASI


Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
Ing. Gioacchino GIOMI


Alla Direzione Centrale Risorse Umane


Alla Direzione Centrale per la Formazione


Alla Direzione Centrale Risorse Logistiche e Strumentali


Al Direttore Regionale
Dott. Ing. Marco CAVRIANI


Ai Comandanti Provinciali Vigili del Fuoco
dei Comandi Provinciali siciliani


USB VVF Nazionale - Sicilia

 

 

Oggetto : Richiesta potenziamento organici, mezzi e sedi VVF.

 

 

Egregi in indirizzo,
la Sicilia e i siciliani hanno vissuto nel giro di qualche ora momenti terribili e funesti. In totale 12 le vite spezzate e danni a strutture pubbliche e private da quantificare ma, sicuramente di parecchie decine di milioni di euro, una regione messa in ginocchio da un eccezionale evento meteorologico che ha investito la parte occidentale della regione. Solo pochi giorni fa è toccata la stessa sorte alla parte orientale della regione, una bomba d’acqua si è abbattuta su Catania e provincia, lasciando dietro di sé danni per milioni di euro. Ma non ci siamo mai dimenticati di Giampilieri nel messinese è di tutti i tragici eventi che hanno lasciato distruzione e vittime innocenti. Se la natura può essere impetuosa, l’uomo ci mette del suo. Ci riferiamo agli interventi di manutenzione sul territorio, mentre i dati ci dicono che, dei fondi messi a disposizione dalla UE, solo il 20% è stato utilizzato per mettere in sicurezza i territori, la cronaca purtroppo ci conferma il dato: un vero e proprio bollettino di guerra con morti, feriti e danni per milioni e milioni a città, strade e strutture di ogni genere, attività economiche ed agricole distrutte con pesantissima ricaduta sulla già fragile economia siciliana.
Questa regione, tra alto rischio idrogeologico, il più grande vulcano europeo e la discontinuità territoriale, è tra le terre più esposte a rischi rispetto alle altre regioni italiane; lo sa bene la politica, lo sa bene il governo regionale e lo sanno bene i siciliani che hanno la piena consapevolezza di non essere al sicuro neanche nelle proprie abitazioni e chiedono aiuto alle istituzioni.
Prevenzione, questa è la chiave! Finora ne è stata fatta una piccola parte, ma è ora di far partire concretamente un piano regionale per mettere il territorio siciliano in sicurezza.
Contestualmente a tale richiesta, la USB VVF Sicilia, solleva un’altra criticità chiedendo un urgente potenziamento degli organici dei Vigili del Fuoco siciliani. Uomini instancabili che si spendono senza eguali per soccorrere la popolazione, ma con dei limiti: 1 vigile ogni 1.500 abitanti media europea, contro 1 vigile ogni 16.000 abitanti in Italia.
In linea con queste medie, in Sicilia, le continue emergenze e in aggiunta alle “normali attività di soccorso estive” (oramai prassi consolidata) dimostrano una povertà numerica e un gravoso carico di lavoro, sempre e solo in capo agli stessi lavoratori. Non siamo bestie da soma! La nostra è una professione particolarmente ed altamente usurante, ma non è riconosciuta!
Oltre ad essere sotto organico, abbiamo un parco mezzi e attrezzature vetusto e insufficiente, necessitano mezzi efficienti e nuove attrezzature.
Le sedi VVF (molte delle quali fatiscenti) dislocate sul territorio, sovente non collegano i luoghi di competenza nei famosi 20 minuti tempi stabiliti, causa la particolare morfologia territoriale; abbiamo la necessità di aumentare le sedi dislocate su tutto il territorio (Roccalumera ME, Agrigento nord, Palagonia CT, Messina sud…) alcune necessitano di un aumento di categoria (Milazzo ME, Lentini e Augusta SR…).
Abbiamo la necessità di un potenziamento dei fondi da destinare alla formazione per consentire il completamento dei vari nuclei di specialisti VVF in ogni comando e i mantenimenti professionali retraining. Non è pensabile fare soccorso e risparmiare!
La USB da sempre lo scrive, da sempre lo sbandiera nelle piazze, da sempre chiede interventi concreti ai governi. Siamo in piena crisi, chiediamo con urgenza, al governo e alle istituzioni, che si facciano carico di questa richiesta di aiuto per dare aiuto.
Fiduciosi attendiamo concretamente riscontro frattanto si porgono i saluti di rito.