EMERGENZA MALTEMPO PADOVA - PROCLAMAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE

Padova -

Al Ministro dell’ Interno

On. Matteo SALVINI


Al sottosegretario di Stato

on. Stefano CANDIANI


Dipartimento Vigili del Fuoco Soccorso Pubblico Difesa Civile

Al Capo Dipartimento

Prefetto Bruno FRATTASI


Al Capo del Corpo Nazionale VV.F.

Ing. Gioacchino GIOMI


Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

Capo Ufficio di Staff

Viceprefetto Roberta LULLI

 

All' Ufficio Garanzia Diritti Sindacali

Dott. Silvana LANZA BUCCERI

 

Al Direttore Interregionale Veneto e T.A.A.

Ing. Fabio DATTILO


Al Sig. Prefetto di Padova

Dott. Renato FRANCESCHELLI


Comando Provinciale Vigili del Fuoco

Padova

Ing. Vincenzo LOTITO



OGGETTO: dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria - volontà di promuovere lo sciopero Provinciale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche


Spett.li

Con la presente la Scrivente Organizzazione Sindacale proclama lo stato di agitazione della categoria con la volontà di promuovere lo sciopero provinciale.

In questi giorni con cadenza quotidiana si sono abbattuti diversi fortunali con effetti di downbrust e migliaia di fulminazioni. Allerta arrivata dall’agenzia regionale ARPAV già dal giorno 19 luglio u.s. e ribadita dal centro funzionale della regione veneto che prevedevano forti temporali e grandinate concentrati nella zona del Padovano e puntualmente verificatesi.

Centinai di alberi abbattuti, diversi contro le abitazioni private, sottopassi allagati con persone all’interno di vetture, centinaia di scantinati e garage allagati, arterie principali chiuse per alberi caduti che ne ostruivano il passaggio.

A tutto ciò non è seguito un allertamento e conseguente invio di sezioni operative, lasciando nelle mani del personale operativo in servizio la gestione dell’evento. Situazione gravissima se consideriamo i ritardi, anche di un giorno, nell’ espletare gli interventi di soccorso.

A gestire il tutto il funzionario di guardia e il capo turno provinciale che si sono sobbarcati l’onere decisionale di prolungare l’orario di servizio senza le dovute autorizzazioni.

E’ di fatto mancata la catena di comando, nell’ordinario non si è provveduto ad inviare risorse umane e automezzi da altri comandi, non si è richiesto il raddoppio, anche parziale dei turni e il tutto si è svolto nella volontarietà del personale che sensibile alle necessità della cittadinanza si è presentato in servizio anche prima dell’orario ordinario.

Le criticità sono anche la situazione della sala operativa provinciale che ha ancora problemi di funzionalità e con sole due postazioni efficienti sulle quattro disponibili con la conseguente impossibilità delle squadre di soccorso a comunicare.

Ci sconcerta con quale leggerezza si sia gestito l’evento e senza l’intervento di chi di competenza per potenziare il soccorso autorizzando e rendendo operative le disposizioni in merito a questo tipo di emergenza.

Non è stata inoltre allestita la sala operativa presso la prefettura di Padova che ha causato la mancanza di sinergia e raccordo con il sistema di protezione civile provinciale. Di contro apprendiamo dalla stampa che la regione Veneto, oltre a dichiarare lo stato di crisi per la provincia di Padova, si è vantata di aver attivato centinaia di volontari di protezione civile che, si apprende, abbiano operato in alcune realtà comunali e che non hanno minimamente collaborato con il comando provinciale.

Riteniamo la gestione di questa emergenza superficiale e pressapochista abbinata ad una situazione automezzi e attrezzature scandalosa.

Infine segnaliamo che personalità importanti pare abbiano richiesto tempestivi interventi attraverso prefettura, questura e direzione veneto per semplici rimozioni di rami o prosciugamenti che potevano essere procrastinati, allungando i tempi di attesa per la popolazione e per interventi più urgenti.

In ragione di quanto esposto, e di altro che ci riserviamo di esporre nella sede opportuna, dichiariamo lo stato di agitazione Provinciale e chiediamo l’immediata applicazione della normativa vigente.

Chiediamo infine che la procedura di conciliazione venga espletata nel più breve tempo possibile presso la sede della Prefettura di Padova.