La RdB rilancia la piattaforma d'autunno

In data 30 ottobre 2002, presso l'Istituto Superiore Antincendi, si è riunito il Consiglio nazionale RdB del Corpo nazionale dei vigili del fu

Roma -

Lavoratori,

l'Assemblea ha espresso la propria soddisfazione sulla giornata di sciopero del 18 ottobre, in cui i lavoratori del Corpo nazionale hanno partecipato numerosi ai cortei indetti dal sindacalismo di base. Questa prima giornata di iniziativa ha evidenziato come la piattaforma della RdB trovi consenso tra i lavoratori, fortemente contrari alle politiche del Governo.

Al centro della discussione è stata posta la manovra Finanziaria 2003 e il rinnovo contrattuale.

Il Governo attacca la pubblica amministrazione, in particolare scuola, sanità e previdenza. Tuttavia, anche il Corpo nazionale si trova di fronte al blocco delle assunzioni e al taglio indiscriminato delle risorse necessarie per un suo rilancio.

L'accordo del 4 febbraio sul pubblico impiego firmato da Governo e Cgil, Cisl e Uil, impone una forte riduzione del personale del pubblico impiego (circa 100 mila lavoratori in meno) e blocca qualsiasi possibilità per un rinnovo contrattuale che avvicini i salari dei pubblici dipendenti a quelli dei colleghi europei. Inoltre, nel Corpo nazionale accanto alle politiche di taglio del Governo assistiamo alla pantomima messa in atto da Cisl e Uil, che impediscono di fatto l'apertura del tavolo per il rinnovo contrattuale dei vigili del fuoco.

L'Amministrazione tenta anche di dare un senso a quello che viene chiamato "contratto integrativo". Produce circolari che non troveranno mai applicazione nei tempi previsti. Questo vale per il concorso a capo squadra che subirà un notevole ritardo visto l'alto numero di domande (oltre 3.500), per i passaggi verticali che dovrebbero interessare da subito il personale tecnico, amministrativo, informatico.

I passaggi orizzontali necessariamente dovranno fare i conti con un sistema di valutazione inefficiente e discrezionale, con lungaggini burocratiche e ritardi nell'applicazione.

Anche nel settore automezzi e vestiario le politiche fin qui adottate dall'Amministrazione e dagli ormai famosi "gruppi di lavoro" hanno portato a scelte sbagliate e che compromettono la sicurezza dei lavoratori. Eclatante e lo scandalo relativo agli APS sulla "rottura dei supporti del cassone". L'Amministrazione ancora non ha individuato soluzioni a un così grave problema, lasciando in strada dei mezzi che potrebbero avere dei cedimenti strutturali improvvisi.

Il Consiglio nazionale dopo un ampio dibattito ha deciso di rilanciare la piattaforma di mobilitazione e di lotta per l'apertura immediate del tavolo contrattuale e lo sblocco delle assunzioni, con la fine del precariato nel Corpo nazionale.

La piattaforma di lotta interesserà tutto il personale del pubblico impiego, con iniziative articolate a livello territoriale, impegnando i lavoratori dei diversi settori.

In queste settimane avvieremo una serie di mobilitazioni. Si partirà dallo "sciopero delle mansioni". I lavoratori del Corpo nazionale, in modo particolare il settore tecnico, amministrativo, informatico sono costretti a svolgere delle attività che non gli competono, senza un riconoscimento economico, per garantire la normale attività degli uffici. Per quella giornata inviteremo i lavoratori a impiegarsi strettamente per le attività previste dai propri profili.

Vogliamo inoltre, valorizzare il ruolo del Corpo nazionale. Le politiche fino a oggi prevalenti hanno messo in discussione l'attività e l'identità del Corpo nazionale. La RdB inviterà i cittadini e i lavoratori a sottoscrivere un appello da inviare al Parlamento, a sostegno del disegno di legge, affinché si riconosca al Corpo nazionale quel ruolo fondamentale e insostituibile che esercita nell'ambito dell'intero sistema di protezione civile di questo paese.

Due questioni fondamentali che la RdB porrà al centro della mobilitazione d'autunno: l'apertura immediata del tavolo sul rinnovo del contratto di lavoro per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, scaduto ormai da quasi un anno, e la fine dello sfruttamento del personale precario con l'assunzione dello stesso a tempo indeterminato.

Sui contenuti sopra espressi chiamiamo i lavoratori fin da subito a sostenere la RdB partecipando in modo massiccio alle diverse fasi di mobilitazione che interesseranno i lavoratori di tutto il pubblico impiego.