RICHIESTA RISARCIMENTO

Nazionale -

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Bruno FRATTASI

 
Tramite:                                                                                                            
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

e p. c.                                                 Al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione

Capo di Gabinetto dell’ufficio per le relazioni sindacali

dott. Valerio TALAMO

 

 

 

                                                            AL MINISTRO DELL'INTERNO - AL SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALL'INTERNO

 

Oggetto: richiesta di risarcimento di 11.000,00€ per ogni lavoratore del CNVVF.

 

Premesso che la legge n. 448/1998 stabilisce che i dipendenti pubblici statali hanno diritto a beneficiare ogni anno dell’ adeguamento retributivo rispetto all’aumento del costo della vita, calcolato in base agli indici ISTAT. La legge n. 122/2010 di conversione del D.L. 78/2010 ha invece disposto il blocco degli stipendi dall’ anno 2010. La sentenza n. 178 del 24.06.2015 della Corte Costituzionale ha  poi dichiarato illegittimo il blocco degli stipendi a partire dalla pubblicazione della sentenza: ossia da agosto 2015. Segue un’altra pronuncia contro il blocco della contrattazione nel pubblico impiego: il Tribunale di Parma, con sentenza del 17 marzo 2017, ha riconosciuto l’illegittimità del regime di sospensione della contrattazione collettiva. In questo dispositivo il giudice condanna il governo anche al risarcimento delle spese legali. A fine febbraio una sentenza simile è stata emessa dal Tribunale di Reggio Emilia.

Alla luce di quanto sopra chiediamo che l’amministrazione impianti tramite ricorso la richiesta di condanna della Presidenza del Consiglio al risarcimento del danno, subito da ciascun appartenente al corpo nazionale, per un totale complessivo di circa 11.000 EURO A LAVORATORE.

È indubbio che per il riconoscimento del suddetto diritto, possono agire tutti i dipendenti, compresi i pensionati che hanno avuto il blocco del loro contratto negli anni che vanno dal 2010 al 2017 con relativa quantificazione economica di chi è stato assunto negli anni del blocco con relativa attribuzione di quanto gli è dovuto a decorrere dalla data di assunzione.      

In attesa di sollecito riscontro si inviano i saluti di rito.