USB VVF: DIRITTO ALLA MENSA

Nazionale -

Al Ministro dell'Interno
On. Marco MINNITI


e p. c.                                               Al Sottosegretario di Stato all'Interno
dott. Giampiero BOCCI

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

 Prefetto Bruno FRATTASI

 
Tramite:                                                                                                           
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Gioacchino GIOMI

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI




Oggetto: “Mense di Servizio” circolare 03/2017 del Ministero degli Interni- Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile del 20/04/2017 - Richiesta di annullamento provvedimenti adottati e contestuale diffida.


Con la presente comunicazione la scrivente Organizzazione Sindacale provvede a contestare quanto indicato nella circolare 3/17 la quale previa indicazione dell'importanza di assicurare nelle mense di servizio “un servizio ottimale e rispondente alle peculiarità del Corpo Nazionale” privilegiando gli aspetti qualitativi dell'alimentazione nonché la necessità di “ introdurre un programma di educazione alimentare con l'introduzione dell'uso dei prodotti biologici” specificando che i menù predisposti dalle società appaltatrici dovranno adeguarsi a quelli predisposti dall'Amministrazione e conformi ai parametri nutrizionali; ciò comporta che a tutti i lavoratori operanti nel servizio dovrebbero essere garantiti i medesimi parametri nutrizionali e le modalità di poterne usufruire.


Al contrario la circolare dispone che le modalità di distribuzione dei pasti saranno diverse a seconda della grandezza dei presidi indicando che le sedi pari od oltre 15 unità prevedono o una gestione indiretta con catering completo con confezionamento e distribuzione dei pasti in loco e gestione indiretta con confezionamento dei pasti presso le sedi dell'impresa aggiudicataria con distribuzione presso i locali dei presidi mentre nelle sedi con unità operative inferiori a 15 unità si attua o tramite gestione diretta ( modalità residuali solo dove sono già presenti )e una gestione indiretta, come sopra indicata, ma con esclusione della distribuzione nei locali del presidio da parte dell'impresa appaltatrice.


Si precisa inoltre che il servizio mensa sarà sostituito in caso di “ inidoneità della struttura o altri impedimenti” dai buoni pasto cartacei o elettronici con ciò non evidenziando la natura gli elementi identificazione dell'idoneità della struttura e o degli eventuali impedimenti citati risultando tali espressioni discrezionali e contrari oggettivamente alle caratteristiche di garanzia dei parametri nutrizionali vantati nella circolare e poco applicabili al modello organizzativo dei Vigili del Fuoco.

Le sedi dei Vigili del Fuoco sono centri strategici fondamentali e devono avere una logistica autonoma ed efficiente e in funzione della legge 225/92 la quale definisce i Vigili del Fuoco l'organismo primario e fondamentale di Protezione Civile, e di conseguenza per la natura delle prestazioni degli stessi Vigili del Fuoco deve essere garantita la presenza dei servizi di cucina (o centri di cottura) sia nelle sedi già dotate di tale servizio sia costituire e create nei presidi che non ne sono dotati a spese dell'amministrazione.

Il contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto Vigili del Fuoco DPR n.550 del 1999, la circolare 1107005/155/M del 2002 e la circolare sanitaria 1480/5601 del 2008, garantisco il pasto completo ai Vigili del Fuoco intendendo per “ pasto completo” il confezionamento e la distribuzione del medesimo.

Tenuto conto che i Vigili del Fuoco hanno orario con turnazione di 12 ore (08-20/20-08) e svolgono un lavoro atipico senza pause programmate se non dalle esigenze di servizio, necessitano di alimenti confezionati che escludono oggettivamente la possibilità di fruire di pasti veicolati o buoni pasto, non solo in relazione all'impegno fisico prestato ma anche alle caratteristiche intrinseche delle mansioni che devono garantire la presenza di personale nelle cucine per la predisposizione dei pasti secondo le esigenze operative del personale nonché l'assunzione di pasti con adeguato contenuto energetico e nutrizionale che verrebbe meno sia nel pasto veicolato e soprattutto con i buoni pasto.

Assume inoltre rilevanza che nell'ultimo decennio le nostre sedi con unità operative inferiori ai 15 dipendenti, in caso di calamità si siano trasformate in poli di Protezione Civile dove i centri cottura si sono dimostrati fondamentali nel Soccorso garantendo nell'organizzazione delle emergenze un sostegno nutrizionale importante a tutti gli operatori che hanno prestato servizio .

Pertanto, ritenendo vi sia un evidente violazione del diritto di salute nei confronti del personale operativo, in ragione dell'irragionevole modalità di distribuzione dei pasti, indicata nella circolare in oggetto anche in virtù delle richiamate volontà di garantire un'educazione alimentare che sarebbe disattesa soprattutto con i buoni pasto Vi invitiamo a provvedere all'immediato annullamento delle modalità di servizio di pasti veicolati e/o buoni pasto dove sono già presenti i centri cottura perseguendo, al contrario, la realizzazione di mense anche nelle strutture in cui gli stessi centri cottura non sono presenti .

La presente OO.SS Vi diffida , conseguentemente, dal perseguire l'applicazione della circolare 3/2017 e di ogni ulteriore modifica del regolamento mensa di servizio che possa compromettere la salute dei lavoratori consentendo l'esternalizzazione delle mense ad aziende private ritenendoVi responsabili di ogni danno arrecato ai lavoratori nel contesto lavorativo, sia in ragione dell'arrecato danno alla salute nonché alle attività di soccorso e di sicurezza riservandosi, in caso di mancato annullamento della circolare n 3/2017, ogni più opportuna azione a tutela dei lavoratori nelle sedi ritenute più opportune.